La Lega porta in Commissione di vigilanza Rai il pesante attacco all'Ats Bergamo
I parlamentari bergamaschi Belotti e Pergreffi pretendono che sia fatta chiarezza sulle inesattezze del servizio del programma Tv7 del 4 giugno
Dopo il nostro approfondimento pubblicato sul settimanale in edicola dall'11 giugno e la nota diffusa ieri (15 giugno) da Ats Bergamo, i parlamentari bergamaschi della Lega Daniele Belotti e Simona Pergreffi hanno annunciato di aver presentato un'interrogazione in Commissione di vigilanza Rai per fare luce sul servizio del programma Tv7 andato in onda il 4 giugno su Rai1 nel quale veniva duramente attaccata Ats Bergamo.
«Il servizio - commentano Belotti e Pergreffi - non solo è stato chiaramente di parte, ma ha riportato pure gravi inesattezze. Tornando ai primi giorni della pandemia in Bergamasca, la giornalista Stefania Battistini, elevandosi a Cassazione, ha accusato i Comuni della bassa Val Seriana di non aver istituito la zona rossa ad Alzano e Nembro. Un attacco grave e scomposto che non ha preso in minima considerazione quanto emerso successivamente, ovvero che l'istituzione di una zona rossa, con il coinvolgimento della forze armate e delle forze dell'ordine, spetta, in condizioni di emergenza nazionale, esclusivamente al Governo, come stabilito lo scorso 24 febbraio dalla Consulta accogliendo il ricorso di Palazzo Chigi contro la legge anti-Dcpm della Valle d’Aosta».
Belotti e Pergreffi, poi, continuano: «Nel servizio viene poi dato spazio solo a consiglieri regionali di opposizione che per soddisfare le proprie smanie di visibilità non si fanno scrupoli a fomentare sciacallaggi politici di bassissimo livello. Quando il consigliere regionale Carretta (di Azione, ndr) afferma che "il periodo dicembre 2019-gennaio 2020 vede un aumento del 30 per cento delle polmoniti sospette in bergamasca e proprio in quei giorni tutti i giornali italiani e mondiali parlavano del virus cinese ma nessuno ha drizzato le antenne in bergamasca", la Rai, dando spazio a simili elucubrazioni, di fatto ha avallato un incredibile e ignobile complottismo in salsa orobica. Una ricostruzione da premio Nobel della medicina o da preveggente, visto che il mondo scopre il Covid a Wuhan solo alla fine di gennaio 2020, quando la città cinese viene messa in quarantena e che, ancor più grave, accusa tutta la classe medica bergamasca che non sarebbe stata in grado di intercettare il nuovo pericoloso virus di fatto mesi prima che fosse scoperto in Cina. Inoltre nel servizio non vengono citati i dati diffusi da Ats già a giugno 2020 che smentivano la teoria delle polmoniti anomale».
«Sconcerta, inoltre - ribadiscono Pergreffi e Belotti - che un simile servizio abbia mostrato "in esclusiva" documenti dell'inchiesta, come chat e mail tra i dirigenti Ats, a poche ore dalla denuncia sulla stampa locale del procuratore di Bergamo Antonio Chiappani (si riferiscono a QUESTO nostro articolo) che, in merito all'indagine sull'accoglienza dei migranti, ha testualmente dichiarato: "La fuga di notizie sono un fatto gravissimo. Siamo arrivati all'assurdo per cui tanti processi sommari si fanno sui giornali". Processi mediatici che, nel servizio di Tv7, molto probabilmente hanno registrato pure una gravissima omissione, stando a quanto rivelato da un settimanale locale (il riferimento è a QUESTO nostro altro articolo): nell’elenco dei messaggi riportati nel documento mostrato nel servizio di Tv7 mancherebbe uno screenshot fondamentale, che smonta in modo inequivocabile l’accusa ad Ats di aver voluto nascondere la notizia del primo positivo emerso al Papa Giovanni. Anche di questo ci aspettiamo spiegazioni in Commissione Vigilanza Rai dai responsabili della trasmissione. Siamo per l’accertamento della verità, nel rispetto dei parenti delle vittime, ma non accettiamo queste strumentalizzazione giornalistiche di parte che pretendono di scrivere anticipatamente la sentenza».