L'attacco di Scandella (Pd) al bilancio di Regione: «Un centrodestra senza prospettive»
Il consigliere bergamasco commenta i provvedimenti della giunta Fontana e parla di «di un declino che ci deve spingere a cambiare rotta»
«Lega e alleati hanno approvato un bilancio fatto di micro-interventi che non hanno un filo comune, né un disegno di fondo. Eppure, in vent'anni, la Lombardia è passata dal 14esimo al 36esimo posto tra le regioni europee per reddito pro-capite. La povertà assoluta ha segnato un +300%, arrivando al 7,1% della popolazione, mentre l’8,4% è fatto di lavoratori poveri. Siamo all’ottavo posto in Italia per investimenti in ricerca e sviluppo, al nono nel rapporto tra posti in asilo nido e bambini. E questi sono solo alcuni numeri di un declino che ci deve spingere a cambiare rotta. Per l'orientamento, la formazione e il lavoro di qualità. Per la casa, l'ambiente e i servizi per le famiglie. Questa maggioranza di centrodestra è senza prospettive e senza visione e per questo va cambiata».
È così che Jacopo Scandella, consigliere regionale bergamasco del Pd, spiega il voto contrario dei dem al bilancio di previsione 2022-2024 e alla relativa legge di stabilità. L’unica soddisfazione è a livello locale, come tiene a sottolineare il consigliere Pd: «Il Consiglio regionale ha approvato un mio ordine del giorno per la realizzazione di una rete di "Baby Little Home", già sperimentate nella provincia autonoma di Trento, dove fanno parte di un progetto complessivo di infrastrutturazione e servizi dedicati alle famiglie con figli piccoli».
E spiega: «Si tratta di casette, generalmente in legno, che cercano di ricreare una dimensione domestica e sono dotate di riscaldamento, illuminazione, un piccolo bagno, un fasciatoio, una poltrona per l’allattamento e altri servizi destinati alle donne che hanno esigenza di allattare al seno in un luogo tranquillo e riparato, e ai genitori che devono preparare le pappe e dare da mangiare ai propri piccoli in un ambito confortevole, o cambiarli in sicurezza e comodità. Sono posizionabili dovunque, ma in particolar modo nei luoghi meno dotati di servizi del genere, come i parchi pubblici, le piste ciclabili, i percorsi montani e tutti i luoghi frequentati da famiglie con figli piccoli».
Per il consigliere Pd, l’approvazione della sua proposta «è un piccolo segnale di attenzione che spero possa estendersi in breve a tutti gli altri territori della Lombardia e sia propedeutico a un investimento maggiore nel rendere la regione a misura di famiglie con figli, sull’esempio del modello Trentino, appunto».