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Lazzaretto Estate, il Comune difende la scelta: «Valutato il programma nel complesso»

La Lega aveva chiesto quali competenze avesse la commissione. L'assessore Ghisalberti: «Componenti esperti. Giudicato l’equilibrio del programma»

Lazzaretto Estate, il Comune difende la scelta: «Valutato il programma nel complesso»
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Non si può parlare di “buona la prima” per la rassegna di eventi in programma al Lazzaretto che, tra polemiche per l’affidamento della gestione e concerti partiti col freno a mano tirato (sabato 19 giugno, ad ascoltare i The Kolors, non c'era proprio il tutto esaurito...), hanno dato il là a una stagione estiva per il momento in salita.

A tirare le prime bordate a Palazzo Frizzoni erano stati i consiglieri della Lega, che avevano chiesto lumi sui criteri alla base della scelta degli artisti proposti dalla società Cimice (vincitrice del bando) e quali competenze tecniche, musicali e artistiche avessero i componenti della commissione aggiudicatrice.

«È evidente che le valutazioni da parte della commissione non possano misurare la qualità del singolo artista – ha risposto l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti -, cosa peraltro impropria, in quanto condizionata da preferenze personali, ma debbano tenere conto dell’equilibrio del programma e di un calendario di manifestazioni offerte a tutti i cittadini per oltre due mesi».

Le motivazioni della scelta

Al bando avevano partecipato sei società, ognuna delle quali è stata valutata da ciascun commissario non soltanto per l’offerta artistica, ma anche per quella economica, organizzativa, per gli aspetti relativi alla sicurezza e per la capacità di comunicare i contenuti del cartellone.

«Inserire un critico musicale o teatrale – osserva Nadia Ghisalberti -, soggetti che pure sono condizionati da propensioni personali, avrebbe comunque determinato un contributo parziale alla valutazione della complessità delle offerte».

Per l’assessore poi, sollevare il dubbio che la commissione non fosse adeguata significa avanzare un’accusa priva di fondamento. «Un componente della commissione vanta esperienza di organizzazione di manifestazioni – specifica -. Gli altri due, presidente compreso, hanno organizzato per il Comune di Bergamo, negli scorsi anni, innumerevoli eventi, valutandone e assumendosene le responsabilità non solo per l’aspetto meramente organizzativo, ma anche dei contenuti artistici. La commissione era più che titolata alla valutazione e al giudizio delle proposte».

La replica a Daniele Belotti

Contro il palinsesto in scena al Lazzaretto si era scagliato anche il deputato leghista Daniele Belotti, che aveva proposto come termine di paragone la rassegna estiva organizzata dal Comune di Vigevano, dove «alla società incaricata viene lasciato il rischio d’impresa, mentre a Bergamo il costo è di circa sette volte superiore per un programma decisamente inferiore».

«Abbiamo scelto di essere vicini agli operatori dello spettacolo del territorio azzerando i rischi imprenditoriali e garantendo loro di poter lavorare con più serenità – commenta Nadia Ghisalberti -. Sul palco sono stati chiamati i soggetti che organizzano rassegne e festival in città con uno spettacolo interamente sostenuto dal Comune e il cui incasso dei biglietti è destinato a loro stessi. Abbiamo deciso di venire incontro an che ai nostri concittadini e agli appassionati di musica e teatro: Gianna Nannini è disponibile a Bergamo a 24 euro, a Vigevano a 79 euro a biglietto».

In ogni caso, anche in vista dell’appuntamento del 2023, che vedrà Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura, il Comune sarebbe al lavoro per irrobustire il calendario degli eventi, tenendo in considerazione anche le proposte degli altri candidati al bando.

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