Le elezioni in estrema sintesi: hanno vinto i sindaci bis. E più ancora il menefreghismo
Nonostante l'impegno di tanti primi cittadini nel periodo del Covid, tanta gente ha disertato le urne anche in Bergamasca (meno 10 per cento)
di Wainer Preda
I partiti si affannano in analisi e proclami. Ma il dato che fingono di non vedere è quello che brucia di più. Alle scorse elezioni, il vero vincitore è il “menefreghismo” degli elettori nei confronti della politica. Si è espresso sottoforma di un astensionismo gigantesco. Un italiano su due non è andato a votare. Anche se la gara era per i sindaci, quelli più vicini, che spesso conosci personalmente. Il dato vale anche per la Bergamasca. Nei 38 Comuni in cui si è votato l’affluenza media raggiunge a malapena il 57 per cento. Dieci punti in meno rispetto a cinque anni fa.
A Palazzago, per esempio, hanno votato 4 su 10 (nella precedente tornata erano il 60 per cento). Ad Ardesio il dato è crollato dal 71 al 48 per cento. A Castione dal 73 al 44. Nei dodici Comuni in cui si presentava un solo candidato tutti hanno superato la soglia del quaranta per cento che evita il commissariamento. Ma sia ringraziata la nuova legge che ha fatto il miracolo.
Qualcosa fra gli elettori e i loro (ipotetici) rappresentanti si è rotto. La gente non ci crede più. Dopo il Covid, che ha dato una batosta a tutti, la percezione della politica è cambiata. La gente sopporta sempre meno i teatrini, fine a se stessi. Le continue battaglie di parole che in fondo non portano a nulla. E non è un caso se gran parte dei sindaci uscenti, che hanno gestito la fase difficilissima dell’epidemia, sono stati riconfermati. È perché fra loro ci sono tante brave persone. Concrete. Che si sono spese in prima persona per la loro comunità, spesso rischiando parecchio. A loro spesso sono stati contrapposti candidati raffazzonati, improvvisati, pescati all’ultimo momento. Pronti a farsi vedere una tantum nei mercati, elargendo sorrisi e promesse a profusione, anche le più irrealizzabili. Tutto in cambio di un regalo dentro l’urna, salvo poi sparire fino alla successiva ricorrenza.
Già visto. Anche a livello nazionale. Ma la propaganda e i ritornelli di circostanza ormai si “sgamano” subito. I gabbati imparano presto. Con lo scetticismo tipico delle esperienze negative del passato - fatte di proclami rivoluzionari e cambiamenti mai realizzati - hanno disertato le urne. E di quel che è accaduto se ne sono bellamente fregati. Lo testimoniano i dati sconfortanti dell’audience televisiva delle Comunali, mai così in basso.
Lo speciale di Bruno Vespa, in prima serata su Rai1 con infornata di direttori raccoglie l’8,5 per cento. L’estenuante Maratona Mentana arriva al 4,5. Nicola Porro su Rete4 non va oltre il 3,5. E il Grande Fratello Vip li schiaccia tutti, con il 21,6 per cento, nuovo record stagionale. Segno evidente che il Paese è altrove. A farsi gli affari propri, decreta l’elettore 2021.