Un primo bilancio

Le pagelle alla sindaca Carnevali e alla giunta di Bergamo: un anno a passo lento

Prima cittadina molto presente, ma poco incisiva. La dura missione di Berlanda. Ruzzini una piacevole sorpresa. Pochi segnali di vita delle minoranze

Le pagelle alla sindaca Carnevali e alla giunta di Bergamo: un anno a passo lento
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Il 10 giugno sarà passato un anno da quando Elena Carnevali è diventata la prima donna sindaco di Bergamo. La sua è stata una vittoria schiacciante al primo turno (54,95 per cento contro il 42,24 per cento raccolto dallo sfidante del centrodestra, Andrea Pezzotta), figlia di una campagna elettorale convincente e di un progetto di governo saggiamente incanalato nel solco della continuità con Giorgio Gori, suo ingombrante e stimato predecessore.

Un anno, a fronte di un mandato che ne dura cinque, non è certo un arco temporale che consente di esprimere dei verdetti definitivi. Ma un primo mini-bilancio sì. Ed è quello che facciamo qui attraverso una sorta di “pagellone”. Il quale, sia chiaro, non ha alcuna pretesa di esaustività o dogmaticità, semmai ha la volontà di offrire uno sguardo d’insieme su quel che è stato fatto - di buono e di meno buono - e su quello che si potrà fare.

Detto ciò, il nostro giudizio non è finora particolarmente positivo. Nessuna bocciatura, ma le cose su cui si può (talvolta addirittura si deve) migliorare sono molte. La decisione di Carnevali di comporre la propria squadra tenendo in mano il bilancino politico ha dato vita a una giunta in cui diversi elementi paiono stare scomodi e in cui sembra spesso mancare compattezza. Una visione d’insieme, se c’è, ancora non si vede e i tempi di reazione a fatti e polemiche sono decisamente più lenti rispetto a quelli a cui eravamo abituati. (...) Comunque se Atene piange, Sparta non ride. La situazione dell’opposizione, infatti, non è certo migliore. Anzi... (...)

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ELENA CARNEVALI - Sindaca

L’eredità è pesante. Giorgio Gori le ha lasciato una città dinamica, spinta in avanti. Con nuove opportunità, come il turismo. Ma anche con problemi di non facile gestione. Specie se le decisioni sono già state prese da altri e ora tocca pagarne lo scotto. Ebbene, il percorso della sindaca è tutto in salita. Neanche il tempo d’insediarsi e le casca in testa la tegola dell’alluvione. Trenta milioni di danni. Temendo il bis, alla prima pioggia chiude le scuole. A novembre finisce impelagata nella questione Carrara. La affronta maluccio ed è costretta ai salti mortali per venirne a capo (...)

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SERGIO GANDI - Vicesindaco e assessore alla Cultura e al Bilancio

Cosa c’entri un avvocato del lavoro con la Cultura ancora sfugge. Ma il vicesindaco, dopo due mandati pesanti e tirati, è stato dirottato su deleghe più leggere, almeno sulla carta. E invece, pronti via, gli arriva in capo la spinosa vicenda dell’Accademia Carrara: la direttrice lascia per divergenze con il general manager e scoppia il putiferio. Sergio Gandi è nel mezzo. Temporeggia, al pari della sindaca. Gli intellò della sinistra cittadina lo aspettano al varco. Non vedono l’ora di cucinarselo, a fuoco lento, per indebita posizione e lesa maestà. Oltre che per fare uno sgarro a Gori, che a suo tempo li aveva tagliati fuori. Meglio se alla gogna pubblica. Gandi all’inizio tentenna, poi tira fuori il carattere e li affronta (...)

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GIACOMO ANGELONI - Assessore alla Sicurezza

La città, contro il degrado, reclama uno “sceriffo”. Lui viene dal mondo della Caritas. Prende la delega alla Sicurezza che era di Gandi e gli strali della Bergamo che non ce la fa più ad avere spacciatori e balordi sotto casa e bande di ragazzini fuori controllo, tra rapine e coltelli. Ma lui non si scompone. Convinto che alla repressione debba essere associata l’educazione, tesse la tela con forze dell’ordine, Prefettura e servizi sociali. Fa visita ai comitati di quartiere, dialoga, promette interventi. Le intemerate dei maranza pesano. Poi ci si mettono due omicidi in cinque mesi, che per fortuna non c’entrano nulla con l’Amministrazione. Intanto le Autolinee rischiano di sfuggire di mano (...)

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MARCELLA MESSINA - Assessora alle Politiche sociali e allo Sport

Quando Gori le ha affidato il comando della lista che porta il suo nome, era ben coscio delle capacità e delle ambizioni della popolare assessora alle Politiche sociali. Non troppo amata da alleati e detrattori, Marcella Messina è una di quelle politiche iperattive che non stanno mai ferme ad attendere gli eventi. Anzi, agli eventi ci partecipa volentieri. Onnipresente, vanta un’invidiabile collezione di fotografie di cui è protagonista assoluta sui social. Sorriso smagliante, determinata, ha tessuto nel tempo moltissime relazioni con le associazioni e gli interlocutori del sociale, con i quali si confronta ogni giorno. Il suo è un lavoro delicato. Deve conciliare le esigenze delle fasce più deboli della popolazione con quelle della cittadinanza. Si occupa, fra le altre emergenze sociali (...)

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MARZIA MARCHESI - Assessora ai Servizi educativi e scolastici

La più votata in assoluto nel centrosinistra aspira a un ruolo di primo piano nell’esecutivo. Ma le trame del Pd le preferiscono, come vicesindaco, Sergio Gandi. Lei, dopo il Verde del precedente mandato, viene dirottata sui Servizi educativi. Cosa che le è piuttosto consona, visto che di professione è insegnante. Ma presto deve fare i conti con le ristrettezze di bilancio. Per cercare di ottimizzare i costi cancella i posti acquistati dal Comune in due asili nido privati, il Femì di Redona e Il Bosco delle Coccole di Colognola. I genitori insorgono. Parte una petizione. Il centrodestra chiede addirittura una mozione di censura in Consiglio comunale. Lei, nonostante i pasticci sui dati dell’assessorato, spiega (...)

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FRANCESCO VALESINI - Assessore alla Riqualificazione urbana

È il più tecnico degli assessori. Deus ex machina di tutte le grandi operazioni infrastrutturali in città. Gli architetti dicono di lui che abbia predisposizione per le opere lineari. I detrattori aggiungono “in stile sovietico”. Certo è che grazie a lui la città ha cambiato volto. Dal suo ufficio sono passati e passano tutti i grandi progetti che riguardano Bergamo, che siano o meno finanziati dal Pnrr. Dalla nuova Gamec al nuovo palasport, dalla nuova stazione alla e-Brt, dalla T2 del tram alla colossale Porta Sud, dalla nuova Accademia della Guardia di finanza alla nuova palestra di Santa Lucia. Oltre a tutte le riqualificazioni immobiliari: da ChorusLife al Gewiss Stadium, dall’ex sede Italcementi all’ex sede Sace, solo per citarne alcune. Gori lo scelse per indiscutibile professionalità, competenza ed esperienza. Un po’ meno per le doti politiche (...)

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MARCO BERLANDA - Assessore alle Politiche della mobilità

Marco Berlanda

Santo subito. Marco Berlanda è l’assessore su cui è stata scaricata la patata più bollente di tutte: la mobilità. Anzi, l’immobilità a Bergamo dovuta all’eccesso di traffico e cantieri. L’ha ereditata dal predecessore Stefano Zenoni, che della “rivoluzione dolce” del modo di muoversi in città aveva fatto un dogma, una necessità assoluta. A Berlanda sono arrivate tra capo e collo - anche per furbizia politica altrui - le situazioni più scomode, impopolari e irrisolte della giunta precedente. Il discusso Parking Fara, dove il Comune conta di abbassare le astronomiche tariffe che ne stanno ostacolando l’utilizzo infrasettimanale. La chiusura temporanea di via Maironi e dello “scavalco” di Città Alta, che hanno riversato una valanga di auto su via Baioni e viale Giulio Cesare, già al limite (...)

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ORIANA RUZZINI - Assessora all'Ambiente e al Verde

Concreta. Determinata. Efficace. Sempre pronta a portare avanti la bandiera dell’ambiente in una città che tende al cemento. Oriana Ruzzini è la vera sorpresa dell’esecutivo Carnevali. Le sue battaglie per la conservazione e la difesa degli alberi a Bergamo le hanno fatto guadagnare l’apprezzamento e la simpatia di cittadini. E dire che tutto è cominciato con una sconfitta. Nei primi giorni di mandato, una mega antenna del 5G spuntata a Valtesse le fa venire un coccolone. Nonostante gli sforzi, l’assessora deve cedere, causa leggi nazionali. Ma la sua presenza in giunta si sente, eccome. Tanto che uno dei progetti più discussi del Comune cambia i connotati: il Campo di Marte, quartiere Santa Lucia. (...)

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FERRUCCIO ROTA - Assessore ai Lavori pubblici

Poche parole, molto impegno. L’assessore ai Lavori pubblici ha fatto tesoro degli errori di comunicazione commessi dal suo predecessore, il sanguigno e altrettanto impegnato Marco Brembilla, che improvvidamente si espose in anticipo sulla tempistica e l’efficacia delle due rotonde di Pontesecco, finendo spernacchiato dagli automobilisti. Più realista del re, Rota ha invece deciso di non fare grandi dichiarazioni - parla solo quando chiamato in causa in Consiglio comunale - e di occuparsi a fondo di alcuni interventi fondamentali per il futuro della città. A partire dalla seconda vasca di laminazione di Astino e dallo scolmatore della Tremana, che dovrebbero ridurre i rischi e proteggere i quartieri di Bergamo da catastrofiche esondazioni (...)

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CLAUDIA LENZINI - Assessora alle Politiche della casa

Già alcune delle deleghe che le hanno assegnato - Partecipazione, Reti di quartiere - sono quel tantino indefinite. Ma alzi la mano chi si ricorda dell’assessora Claudia Lenzini. Avulsa al giro politico bergamasco - il che non sarebbe neppure un male... -, alla prima esperienza come capolista della civica “Carnevali sindaca”, catapultata su due piedi nell’esecutivo, l’avvocata finora non ha brillato per peso amministrativo ed efficacia dell’eloquio. Sue le frasi impalpabili a mezzo stampa come «l’abitare può generare relazioni positive» o «rafforzeremo gli strumenti di partecipazione». A lei sono state assegnate anche le ben più concrete “Politiche per la casa”. Ovvero, quelle che dovrebbero dare un tetto a chi non ce l’ha. Solo che (...)

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