Le prime parole di Elena Carnevali da sindaca: «Questa vittoria è dedicata un po' alle donne»
La candidata del centrosinistra ha vinto contro gli sfidanti con il 54,95 per cento dei voti. «Felice di poter iniziare subito a lavorare»
È Elena Carnevali la nuova sindaca di Bergamo, la prima donna a ricoprire questa carica in città. Il risultato finale ha infatti visto la candidata del centrosinistra trionfare con il 54,95 per cento dei voti, seguita da Andrea Pezzotta con il 42,24 per cento e Vittorio Apicella, al 2,80 per cento.
Già nel pomeriggio, con i primi risultati trapelati dai rappresentanti di lista presenti allo spoglio, la candidata ha potuto iniziare a festeggiare. Al quartier generale di via Sant'Orsola ha parlato ai presenti: «Sono felice di aver vinto e felice di poter iniziare subito a lavorare. Una vittoria di tutti e di tutti quei tanti che ci hanno aiutato nella campagna elettorale».
Il nuovo primo cittadino ha lasciato un pensiero anche a Roberto Bruni, «che venti anni fa fece lo stesso percorso: divenne sindaco e mi scelse come assessora ai servizi sociali. Ho fatto una promessa che manterrò, i cittadini mi vedranno al lavoro, in mezzo a loro» ha poi aggiunto Carnevali, che dopo il discorso è scesa in strada e si è diretta a Palazzo Frizzoni.
Corriere Bergamo riporta anche una toccante telefonata tra la nuova sindaca e lo sfidante alle elezioni, Andrea Pezzotta: «Mi ha fatto gli auguri di cuore - ha detto -. Ci siamo riconosciuti che la stima reciproca non è mai venuta meno e nemmeno verrà. Avremo occasione, al di là dei ruoli, di poter lavorare per Bergamo. L'ho sentito molto vicino, anche emozionato, mi ha detto "fai il meglio per questa città"». Poi i due candidati si sono incontrati e abbracciati.
«Sono felicissima, ringrazio gli elettori che mi hanno dato fiducia - ha infine concluso Carnevali -. Il risultato non è solo il mio ma di tutta la squadra. Ora la città va in Europa grazie a Gori», sindaco uscente che è stato eletto al Parlamento europeo con oltre duecentomila preferenze. Una vittoria, ha aggiunto, «dedicata un po' alle donne».