Mozione anticomunisti

Le querele per diffamazione del sindaco di Dalmine all'opposizione? «Archiviate, è ovvio»

I consiglieri comunali avevano definito «vergognoso» il comportamento della maggioranza. Bramani e Iodice li avevano denunciati

Le querele per diffamazione del sindaco di Dalmine all'opposizione? «Archiviate, è ovvio»
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di Laura Ceresoli

Era il 28 settembre 2020 quando in Consiglio comunale di Dalmine veniva approvato un ordine del giorno firmato Lega-Fratelli d'Italia che impegnava chi voleva richiedere l'occupazione del suolo pubblico o l’utilizzo di spazi e sale comunali a sottoscrivere una condanna di tutti i regimi e le ideologie ispirate al nazismo, al fascismo e al comunismo, nonché ai radicalismi religiosi.

Un regolamento che il centrosinistra aveva da subito dichiarato illegittimo e che, di fatto, a oggi, non ha ancora trovato applicazione.

La questione, portata più volte all'attenzione della giunta, ha raggiunto l'apice durante la seduta consiliare del 29 dicembre 2022. Attraverso una «mozione di censura» Renato Mora, Marta Rodeschini, Nicolò Carboni (Pd Dalmine) e Lorella Alessio (Insieme per Dalmine) hanno biasimato il comportamento del sindaco Francesco Bramani e del suo allora vice Gianluca Iodice «per aver negato l'esistenza di alcuni pareri tecnici emessi dall'ex comandante della polizia locale e dal segretario comunale in merito all'illegittimità dei contenuti del regolamento».

Nelle settimane successive tutti gruppi di opposizione avevano poi presentato un esposto al prefetto di Bergamo, chiedendo provvedimenti nei confronti degli amministratori dalminesi.

Di qui la decisione della giunta Bramani di querelare l'opposizione per diffamazione. Ora il caso sembra giunto a un epilogo: il Pm ha infatti ritenuto che i fatti descritti nell'esposto non raffigurano alcun tipo di reato, aggiungendo inoltre che lo stesso è pervenuto alla Procura della Repubblica oltre i termini di legge.

«Sono veramente felice dell'esito che ha avuto questa vicenda, ma rimango fortemente amareggiato per l'attacco personale nei miei confronti e per il maldestro tentativo di mettere un bavaglio all'opposizione in Consiglio comunale da parte del sindaco Bramani e dell'allora vicesindaco Iodice - ha commentato a caldo il capogruppo del Pd Dalmine Renato Mora (...)

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