Levate, Giulio Colombo: «Se eletti, faremo il possibile per quella strada al Bailino»
Pronto al secondo round con Duzioni: «Questa volta vogliamo scrivere il programma insieme ai cittadini, ascoltando le loro necessità»
di Andrea Carullo
Secondo round per Giulio Colombo di “Uniti per Levate” che scende ufficialmente in campo per le elezioni di giugno contro Maickol Duzioni e, questa volta, punta al knock out.
Come per quelle del 2019, sarà di nuovo lei il candidato sindaco della vostra lista civica?
«Sì, ho deciso di metterci “il mio faccione”. Questa volta stiamo costruendo la lista con una nuova modalità: vogliamo organizzare degli incontri, delle chiacchierate aperte a tutti e di gruppo per stendere tutti gli obiettivi e le necessità dei cittadini. Vogliamo costruire una partecipazione più attiva dei levatesi che potranno venire, parlare, ascoltare e se vogliono anche unirsi a noi, con massima apertura e trasparenza».
Cosa crede vi sia mancato nel 2019 e su cosa punterete oggi?
«Io credo che non avessimo puntato abbastanza sulla comunicazione, anche se perdemmo soltanto di pochi punti. Alle scorse elezioni i nostri obiettivi per il paese, magari, non sono stati capiti o non siamo riusciti noi a farli raggiungere ai cittadini. Per questo motivo questa volta punteremo a una comunicazione chiara, semplice, diretta ma funzionante perché riteniamo sia importante nel rispetto dei cittadini. Non vogliamo prendere in giro nessuno: partiremo da una fotografia di Levate del 2024 e da lì costruiremo per migliorare il nostro territorio».
Proprio a questo proposito, quali sono i temi più importanti per Levate su cui volete lavorare?
«Innanzitutto partire dal territorio, non semplicemente inteso come opere pubbliche ed edilizie, ma anche per quanto riguarda le problematiche che affliggono il paese nel concreto. Penso ad esempio al problema della mobilità, oppure ai servizi per gli anziani. Crediamo anche che sia fondamentale cercare di riunire i giovani: è vero che l’attuale amministrazione ha costituito l'associazione Sanfai, ma lascia fuori la stragrande maggioranza dei ragazzi. L'obiettivo, insomma, è far diventare Levate una piccola “Smart city” con tutti i servizi è accessibile a tutti».
Qual è la vostra posizione, invece, sulla questione Bailino?
«Come abbiamo ribadito più volte (...)