Matteo Rossi: «Contro la Bergamo-Treviglio il Pd è pronto a chiedere un referendum»
L'ex presidente della Provincia, oggi vicesegretario regionale dei dem: «Ne stiamo dibattendo da 13 anni è ora che cittadini e Comuni possano dire la loro»»
di Wainer Preda
Il Pd è pronto a chiedere un referendum, una consultazione popolare sull’autostrada Bergamo-Treviglio. Parola del vicesegretario regionale e sindaco di Bonate Sopra, Matteo Rossi. Il numero due dei dem lombardi conosce molto bene la questione, essendo stato presidente della Provincia di Bergamo dal 2014 al 2018, quando l’allora Ipb finì sul suo tavolo. E ne ha un’opinione precisa: «La Bergamo-Treviglio è soprattutto figlia della volontà dalla Lega, da più di 10 anni, di portare avanti la sua autostrada».
Rossi, di questa autostrada si parla da tempo immemore.
«Stiamo entrando nel tredicesimo anno di dibattito, 2012-2025. Secondo me sono evidenti due questioni, una politica e una tecnica. Quella politica è che questa è “l’autostrada della Lega”: da Pirovano alla Terzi, passando per Imeri, senza soluzioni di continuità. La Lega l’ha voluta e portata avanti senza alcuna volontà di ascoltare il territorio».
E la questione tecnica?
«È la sua insostenibilità economica. Era già evidente nel 2018 quando depositai al tavolo Ocse lo studio da noi commissionato sulle alternative e, appunto, l’insostenibilità economica. Non è un’opera che si ripaga da sola, ma ha bisogno di un forte investimento pubblico. Per cui dopo 13 anni il tema è: vogliamo realizzare un’autostrada o vogliamo risolvere il problema di un collegamento più veloce tra la città e la pianura che in questi anni ha subito grandi trasformazioni nello sviluppo del territorio bergamasco?».
Ce lo dica lei.
«Se è solo per fare un’autostrada, il Pd è e sarà sempre contro. Ma non siamo soli. Nel tempo si è formata una grande “coalizione” eterogenea che, al netto dalla politica, mette insieme enti locali, comitati cittadini, associazioni di categoria agricole e non solo, finanche gli autotrasportatori. Quindi se il progetto che la Terzi sta riproponendo è quello del 2012, rimaniamo contrari. Spingiamo, e lo abbiamo scritto anche nel programma dei Civici Democratici che è il gruppo di maggioranza relativa in Provincia, per una chiara alternativa».
Alessandro Sorte ha detto a PrimaBergamo che l’alternativa c’era.
«Ha ragione. Le dirò di più, le alternative erano almeno quattro o cinque. Soluzioni differenti che sono state esplicitate in questi anni in studi diversi. Quello del 2018, quello di raccordo con la Nuova Cremasca e quello presentato dal Comitato Città dell’Adda, solo per citarne alcuni. Sono tutte alternative che partono da un principio: utilizzare i soldi pubblici per la riqualificazione della viabilità esistente».
È la posizione che il Pd terrà in Provincia?
«È la posizione su cui noi siamo e sulla quale speriamo che la Provincia possa anche svolgere un ruolo di pungolo maggiore nei prossimi mesi. Anche immaginando che, una volta arrivato il piano della Bergamo-Treviglio e la Provincia abbia messo nero su bianco soluzioni alternative, si possano fare esprimere i Comuni o addirittura i cittadini».
Pensate a un referendum?
«Sì, nello Statuto della Provincia esistono ben due articoli che parlano di referendum (...)
quando non si hanno capacità si rompono le scatole a chi lavora seriamente,vergognatevi
FACILONI, con i soldi degli altri.....
Chi paga seggi, schede.....? Altri soldi....