Nuove date al Lazzaretto, l'affondo di Daniele Belotti: «Quando la toppa è peggio del buco»
Gli appuntamenti sono organizzati dalla società arrivata seconda alla gara. Il deputato leghista solleva dubbi: «E le norme sui bandi?»
Il cartellone di spettacoli estivi organizzati al Lazzaretto si è arricchito di quattro nuovi appuntamenti, che vedranno alternarsi sul palco i cantanti Francesco De Gregori, Roby Facchinetti, Alice e il comico Luca Ravenna. Quattro date che il deputato leghista Daniele Belotti definisce una «toppa peggio del buco», aggiunte in corsa per rimediare a un calendario scadente.
«Sul bando per la gestione degli eventi estivi al Lazzaretto - commenta Belotti - la novità partorita dall’assessore Nadia Ghisalberti è ancora più grave della scandalosa scelta originaria. Restiamo sconcertati di fronte alla faciloneria con cui vengono gestiti i soldi pubblici e i bandi di gara da parte della giunta Gori. Gli spettacoli aggiunti saranno organizzati, come spiegato oggi (mercoledì 23 giugno) dall’assessore alla cultura, dalla Shining srl, ovvero la società arrivata seconda in graduatoria, a fronte di un’ulteriore spesa di 40 mila euro, che porta il totale a 300 mila euro».
Fin da subito il parlamentare del Carroccio aveva attaccato l’Amministrazione comunale, sollevando dubbi sulla procedura di valutazione dei programmi presentati e criticando i soldi spesi dal Comune. Tanto che la serata inaugurale, che ha visto sul palco Mara Maionchi e il sindaco Giorgio Gori, era stata bollata dal deputato come una «reverenziale regale passerella concessa a Sua Maestà Giorgio I».
Daniele Belotti solleva poi ulteriori interrogativi sulle modalità con cui Palazzo Frizzoni gestirebbe i bandi. «Se si ricorre a una parte del programma presentato dal secondo arrivato – continua – a cosa è servita la gara? Si è fatto vincere, con valutazione discrezionale, 9 punti su 10 erano sul programma artistico, la Cimice srl, che non aveva fatto neanche un euro di ribasso, e poi è stata coinvolta la Shining a fronte di 40 mila euro di compenso. E allora perché non si sono coinvolte anche le altre quattro società che hanno partecipato? E le norme sui bandi di gara?».
E in merito alla replica dell’assessore Ghisalberti, che ha difeso la scelta del calendario proposto, Belotti aggiunge: «Forse non sa che criteri oggettivi per valutare il gradimento di un cantante sono la media spettatori ai concerti, il numero di dischi venduti, il cachet. A questo punto ci starebbe anche uno spettacolo stile La Corrida, con i dilettanti allo sbaraglio: il programma ideale per sindaco e assessore».