Nuove regole, vecchi attriti: a Torre Boldone scontro in Consiglio, le minoranze lasciano l'aula
Durante l’ultima seduta, l’approvazione del nuovo regolamento e la gestione degli interventi hanno provocato un acceso confronto

di Matteo Beltrami
Clima caldo nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Torre Boldone, martedì 17 giugno. Ad accendere le minoranze le modifiche al regolamento del Consiglio comunale stesso, poi concluso con i gruppi Insieme per Torre e Torre Bene Comune che hanno abbandonato la sala consiliare.
Tra i punti all’ordine del giorno, l’istituzione del garante del verde. Una figura nuova di zecca che «con specifiche competenze e a titolo gratuito possa essere un riferimento per promuovere iniziative in favore della tutela ambientale», ha sottolineato l’assessore esterno Domenico Leo, che ha descritto anche il nuovo regolamento di igiene urbana sulla gestione delle utenze e le nuove indicazioni sull’utilizzo della piattaforma ecologica.
La discussione ha però raggiunto l’apice in occasione dell’esame e approvazione del rinnovato regolamento del Consiglio comunale e delle sue riprese audiovisive. Prima della trattazione, il gruppo di minoranza Insieme per Torre ha chiesto il rinvio del punto per poter prima intraprendere «un percorso condiviso e partecipato in un clima di confronto tra tutte le forze politiche rappresentate», evidenziando come un punto così rilevante dovesse essere «frutto di un lavoro collegiale, svolto in armonia e con spirito costruttivo».

Dal canto suo, la maggioranza guidata dalla sindaca Simonetta Farnedi ha respinto il rinvio, sottolineando: «Si tratta di modifiche urgenti a un regolamento che doveva essere aggiornato, sia per meglio disciplinare le prerogative del sindaco e dei consiglieri, sia per semplificare il lavoro degli uffici amministrativi, adattandosi alle recenti norme sulla digitalizzazione».
La sindaca ha inoltre ribadito: «Il regolamento era già stato descritto e discusso dalle diverse forze politiche durante la commissione consiliare Statuto e Regolamento dello scorso 5 giugno».
Dopo la descrizione del regolamento, l’attacco alla maggioranza è arrivato dalla consigliera Marta Albergoni del gruppo Torre Bene Comune, che ha elencato ben undici proposte di emendamento, di cui soltanto una è stata accolta dalla maggioranza, riunitasi per un breve consulto che ha momentaneamente interrotto la seduta.

Toni accesi quando, poco prima della votazione, il capogruppo di maggioranza Alberto Frigeni ha osservato: «Solo dieci giorni fa ci siamo riuniti in commissione e abbiamo discusso molti temi; alcuni sono stati presi in considerazione e altri no, per cui mi chiedo che valore abbiano avuto queste proposte».
Dura la risposta delle minoranze, a cominciare dal gruppo Insieme per Torre, che ha espresso «forte preoccupazione e contrarietà rispetto ad alcune modifiche (...)