la polemica

Nuovo piano pandemico, la neo assessore regionale Locatelli: «Penalizza i più fragili»

Il Pirellone all’attacco del Governo. Ad alimentare lo scontro, l’indicazione a fornire trattamenti, qualora mancassero risorse, preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori possibilità di trarne beneficio

Nuovo piano pandemico, la neo assessore regionale Locatelli: «Penalizza i più fragili»
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«Quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alle necessità, i principi di etica possono consentire di allocare risorse scarse in modo da fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori possibilità di trarne beneficio». Basta questa frase contenuta nella bozza del nuovo piano pandemico 2021-2023, messo nero su bianco dal Ministero della Salute e sottoposto al vaglio delle regioni, a far levare gli scudi ad Alessandra Locatelli, neo assessore lombardo alle Politiche sociali, Famiglia e Disabilità.

«Cosa significa questo? – attacca -. Può essere che il Governo intenda dire che le persone con disabilità, i più fragili, i malati cronici o di malattie rare e gli anziani avranno meno diritto di altri ad avere accesso a tutte le cure?». Il nuovo piano è stato formulato anche sulla base dell’esperienza maturata durante la lotta al Covid. Una battaglia che pare essere stata condotta senza che il Paese avesse a disposizione un piano pandemico aggiornato; un fatto finito al centro dell’inchiesta condotta dalla Procura di Bergamo.

In particolare, la Guardia di Finanza ha bussato al Ministero della Salute per appurare chi siano gli autori dei vecchi piani pandemici, se qualcuno abbia preparato bozze di aggiornamento che però non sono mai state attuate o se al contrario, nessuno si sia mai posto il problema di aggiornare i documenti nonostante le linee guida emanate dall’Oms. Uno studio redatto dal ricercatore dell'Oms Francesco Zambon ha svelato come il piano pandemico italiano del 2017 non fosse nient'altro che un copia e incolla di quello del 2006

«Le persone più fragili - aggiunge l'assessore Locatelli - sono già state sacrificate e penalizzate in questa grave emergenza. Non è accettabile nessun criterio programmato di discriminazione del diritto alla salute. Tutti i cittadini hanno il sacrosanto diritto di avere le stesse possibilità di salvarsi, sempre».

Alessandra Locatelli invita quindi il Ministro Roberto Speranza «a chiarire immediatamente quanto scritto nel nuovo piano pandemico: parlando di etica e di responsabilità vorrei capire bene quale sentimento stia guidando la stesura di un piano così rilevante per il futuro e la salute pubblica».

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