Ospedale di San Giovanni Bianco, le proposte in Regione di Scandella, Violi e Carretta
I consiglieri di opposizione durante la discussione del Bilancio: «Maggioranza imbarazzante: ecco le nostre idee per potenziare il presidio»
«Dopo aver bocciato le nostre proposte per l'ospedale di San Giovanni Bianco, il mese scorso, durante l’approvazione di una risoluzione a favore dei territori montani e non aver riservato alle tre strutture più periferiche - Lovere, San Giovanni Bianco e Piario - neanche uno dei 100 milioni di euro stanziati anche grazie al Pnrr per gli ospedali della provincia di Bergamo, i consiglieri della Lega hanno avuto il coraggio, oggi, di presentare un ordine del giorno che chiede un impegno, a dir poco approssimativo, per il mantenimento e lo sviluppo dei servizi sociosanitari dei territori montani, dopo che le risorse sono già state stanziate altrove. Un atteggiamento davvero imbarazzante».
A dichiararlo sono i consiglieri regionali Jacopo Scandella (Pd), Dario Violi (M5S) e Niccolò Carretta (Azione) nel primo dei tre giorni che l’aula del Consiglio regionale dedica all’assestamento di bilancio di Regione Lombardia.
«Dopo mesi di battaglie, ci sembra davvero una presa in giro, fumo negli occhi di chi vive in montagna», tuonano i consiglieri che dai banchi dell’opposizione ribadiscono, durante la discussione, le loro richieste attraverso un ordine del giorno che impegna la giunta lombarda al ripristino di tutti i servizi che il Ministero considera obbligatori in un presidio ospedaliero di base.
«Nel dettaglio – spiegano i consiglieri - per quanto riguarda San Giovanni Bianco, chiediamo: la riapertura del reparto di Pediatria; l’erogazione continua ed effettiva delle attività ambulatoriali dichiarate; il ripristino dell’auto medica h24, a supporto delle ambulanze non medicalizzate; il ripristino dei test mammografici, anche al di fuori degli screening programmati da Ats; la riapertura del servizio di fisioterapia presso il Poliambulatorio di Zogno; la verifica dei tempi di attesa al Pronto Soccorso; la risoluzione dell’annosa questione del trasporto dei dializzati e dell’applicazione dei Lea; la definizione della problematica riguardante la chiusura delle comunità psichiatriche che ospitano soggetti psichiatrici giovani il cui percorso terapeutico si realizza attraverso la relazione con il territorio e l’apertura verso l’esterno. Queste sono le proposte concrete che vogliamo vedere approvate dall'aula del Consiglio nella giornata di domani».