Aspre critiche a Letta

Pd, Carnevali e Misiani candidati a Milano. Gori: «Rimpiango le preferenze»

A Bergamo correrà il segretario regionale Peluffo. Monta l'irritazione per le scelte che privilegiano le logiche di "palazzo" al territorio

Pd, Carnevali e Misiani candidati a Milano. Gori: «Rimpiango le preferenze»
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Che la legge elettorale fosse complicata, è cosa nota. Ma che fosse addirittura contorta, i cittadini non se lo immaginavano. Tanto contorta che alcuni esponenti bergamaschi sono candidati a Milano e alcuni politici milanesi a Bergamo. Il tutto secondo una logica comprensibile al "palazzo" ma totalmente staccata dalla realtà e dalle esigenze dei territori.

E così accade che, dalla direzione nazionale del Pd che si è tenuta ieri sera, salti fuori che la deputata bergamasca Elena Carnevali non correrà nei collegi di Bergamo ma sarà candidata a Milano.

Arrivare alla Camera per lei sarà un’impresa tutt’altro che semplice, sebbene il collegio di Milano in cui gareggerà (Lombardia 1) sia ritenuto dal Pd stesso piuttosto blindato.

Carnevali sarà candidata nel proporzionale alla Camera, con la quarta posizione nella lista, dopo il capolista Enrico Letta, Lia Quartapelle e Gianni Cuperlo. Stessa sorte anche per l’altro bergamasco uscente, Antonio Misiani, trasferito anche lui a Milano. Correrà nell’uninominale al Senato e terzo nelle liste proporzionali in Puglia.

Le candidature a Bergamo

Al contrario, seguendo uno schema davvero difficile da far digerire agli elettori, su Bergamo arriva la candidatura alla Camera per il milanese Vinicio Peluffo, dal 2018 segretario regionale lombardo del Pd. Insieme a lui correranno al proporzionale anche la deputata uscente Leyla Ciagà, Simone Oggionni e Valentina Ceruti. Nell’uninominale Bassa, invece, Gabriele Giudici, mentre nell’uninominale Alta Valentina Ceruti.

Sempre per quanto riguarda Bergamo, per il Senato, all’uninominale correrà l'assessore comunale Giacomo Angeloni. Mentre al proporzionale saranno in gara Simona Malpezzi, Alfredo Bazzoli, Stefania Bonaldi e Armando Trazzi.

Inutile dire che dentro il Pd bergamasco, dalla base ai vertici, sta montando una certa irritazione per scelte che potrebbero rivelarsi fatali. Per il partito e per il territorio, che rischiano di dover fare a meno di due parlamentari di peso ed esperienza e di non avere alcun rappresentante a Roma.

Le reazioni. Gori lapidario: «Rimpiango le preferenze»

Sulla vicenda è lapidario il commento del sindaco di Bergamo ed esponente del Pd Giorgio Gori. Sul suo account Twitter, il primo cittadino scrive senza mezzi termini: "Giuro, rimpiango le preferenze".

Nel frattempo, il trevigliese Simone Oggionni annuncia che rinuncerà alla candidatura. "Vengo a conoscenza che i l mio nome è stato messo nel listino proporzionale della Camera a Bergamo - scrive su Facebook -. Ringrazio ma confermo quanto già comunicato in precedenza: non sono disponibile.». E aggiunge: "Al mio posto correrà il segretario provinciale di Articolo Uno, Marco Bresciani. In bocca al lupo a tutti i candidati".

Critiche feroci a Letta anche da Milano, dove sono stati candidati i due bergamaschi.

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