la bagarre

Pirellone illuminato con l'arcobaleno per il Pride? In Aula volano gli insulti

Bocciata la mozione presentata da Carretta (Azione), Bocci (PD) e Verni (M5S). Carretta: «Mi sono preso a gran voce del "c......e"»

Pirellone illuminato con l'arcobaleno per il Pride? In Aula volano gli insulti
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Giugno è il mese del Pride, perché quindi non illuminare con i colori dell’arcobaleno gli uffici di Palazzo Lombardia in segno di solidarietà e sensibilizzazione contro l’omotransfobia?

Apriti cielo! Non soltanto la mozione presentata dai consiglieri regionali Niccolò Carretta (bergamasco di Azione), Paola Bocci (Pd) e Simone Verni (M5S) è stata bocciata dalla maggioranza, ma l’Aula avrebbe rivolto un coro di insulti ai firmatari.

«Dibattito surreale tra accuse di “carnevalata”, “e allora gli etero?”, “e Saman?” e via discorrendo – ha scritto su Facebook Carretta -. Dulcis in fundo mi sono preso a gran voce del “c……e” da un consigliere leghista. Seguirà ovviamente lettera in ufficio di presidenza e medaglia al petto». A lanciare l’insulto sarebbe stato il leghista Marco Mariani, del quale il consigliere Pd Pietro Bussolati, prendendo la parola, ha chiesto l’espulsione dall’Aula.

«Il livello del dibattito è sceso sotto ogni limite tollerabile – ha aggiunto il consigliere bergamasco di Azione -. Abbiamo chiesto un gesto di vicinanza e siamo stati attaccati anche personalmente. Sono convinto che siano gli ultimi colpi di coda di un pensiero retrogrado e negativo. Tutti dovrebbero sapere quanto successo oggi e non posso accettare, in nome dei cittadini che rappresento, di essere offeso. Chiederò agli uffici di visionare le videocamere e valutare di chiedere provvedimenti».

I consiglieri di maggioranza, nel corso dei rispettivi interventi, avrebbero sottolineato di non vedere l’esigenza di illuminare con l’arcobaleno il Pirellone per manifestare la propria solidarietà nei confronti di chi è ancora oggi discriminato per il proprio orientamento sessuale. Concetti ribaditi anche dal consigliere del Carroccio Massimiliano Bastoni, che ha ribadito come sulla lotta alle discriminazioni si possa essere d’accordo, ma che però il gay pride altro non sarebbe che una «carnevalata».

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