La polemica

«Pochi consigli comunali a Grassobbio? Andate dal prefetto, non da giornali e social»

Il sindaco Bentoglio ha replicato alla minoranza. «Superficialità, oppure vogliono gettare discredito sulla mia persona»

«Pochi consigli comunali a Grassobbio? Andate dal prefetto, non da giornali e social»
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di Stefano Nava

Consiglio comunale, una nuova “casa” per un organo al servizio della cittadinanza. Lunedì 14 aprile alle 17 si è tenuto il primo consiglio comunale del 2025 a Grassobbio e, in tale occasione, è stata inaugurata la nuova sala consiliare al piano terra di Palazzo Belli.

Un’aula ristrutturata dove è stata inserita una pedana per raggiungere gli scranni dei consiglieri e uno schermo a led dove proiettare l’ordine del giorno o eventuali slides utili. La sala è intitolata a Maria Teresa Ponziani, bambina residente a Grassobbio spirata durante il bombardamento di Dalmine nel 1944, annoverata tra le vittime più giovani di quel tragico evento.

Dopo l’appello del segretario comunale Leonilde Concilio, si è entrati nel vivo della seduta. A prendere parola è il sindaco Manuel Bentoglio per una chiarificazione con la minoranza, presente al completo, riguardo la loro protesta tramite il nostro settimanale e i canali social.

«Sento di dover fare delle precisazioni in merito a quanto riportato dagli organi di stampa e sui social media da parte del consigliere Nozza. Questo denota forse una superficiale e approssimativa conoscenza delle prassi del consiglio comunale oppure vi è da parte della minoranza la volontà di gettare discredito sulla mia persona e sulla mia giunta».

«Se fosse vera la prima ipotesi - ha proseguito - ossia una scarsa conoscenza sulle norme che regolano il consiglio, sarebbe sufficiente che lo stesso si leggesse il Testo Unico sugli Enti Locali. Ad esempio, per dovere istituzionale, ricordo che è sufficiente la richiesta di tre consiglieri per chiedere ed ottenere la convocazione. Una norma che esiste da venticinque anni (...)

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