Raduno della Lega 2022 al pratone di Pontida, i video degli interventi di Salvini
Il leader, accolto da un'ovazione, ha toccato diversi argomenti: flat tax, Europa, aborto e diritto di scelta. Ecco cos'ha detto
Ieri (domenica 18 settembre), dopo due anni di stop causa pandemia, è tornato il grande raduno della Lega al pratone di Pontida. Un appuntamento che ha il sapore del rituale, per il Carroccio. E che è stato, al di là della poca chiarezza sui numeri - per gli organizzatori c'erano centomila persone, per la Questura ventimila (forse la verità sta nel mezzo) -, molto partecipato. Ovviamente, l'intervento più atteso e più seguito è stato quello del leader Matteo Salvini.
I colleghi di PrimaMerate hanno seguito passo passo la giornata, sottolineando l'ovazione che ha accolto Salvini, che ha aperto il suo intervento elogiando i presenti: «C'è qualcuno che decine di migliaia di persone così non le potrà mai avere, siete meravigliosi».
Per la prima volta nella storia del movimento, il fondatore della Lega Umberto Bossi non ha partecipato all'evento. Nonostante i numerosi inviti da parte anche dello stesso Salvini e l'assistenza fornita dal partito, Bossi ha declinato l'invito. Oggi, infatti, il Senatùr ha compiuto 81 anni e ha quindi deciso di trascorrere la vigilia del suo compleanno in famiglia. Nonostante ciò, Salvini lo ha salutato dal palco del pratone di Pontida: «Sempre grazie, onore e forza a Umberto Bossi».
Prima di parlare di politica e dei temi che la Lega intende portare in Parlamento, Matteo Salvini ha fatto una digressione per rispondere al rivale, numero uno del Pd, Enrico Letta: «Siamo gente per bene. Enrico, se vuoi, un panino con la salamella c'è anche per te. Siamo gente accogliente. La cosa bella è che qui non c'è una regione contro l'altra, qua c'è l'Italia che sogna, che spera e che guarda avanti. Uniti nel nome del lavoro, della famiglia e della bellezza».
Successivamente, Salvini ha invece toccato diversi temi "caldi" del periodo, primo fra tutti la flat tax, ma anche l'autonomia, che gli stessi presidenti delle Regioni d'Italia come Attilio Fontana e Luca Zaia avevano esortato nei loro interventi che avevano preceduto il leader nazionale. E poi, ancora: quota 41, l'abolizione del canone rai, l'abolizione del numero chiuso della facoltà di medicina, i decreti sicurezza.