Poche e ambite poltrone

Regionali 2023, scatta la corsa dei papabili (il taglio dei parlamentari crea qualche ingorgo)

Pd in grado di presentare una lista competitiva, per la Lega problemi di sovraffollamento, in Fratelli d'Italia posti liberi. E Forza Italia...

Regionali 2023, scatta la corsa dei papabili (il taglio dei parlamentari crea qualche ingorgo)
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di Wainer Preda

Il traguardo è ancora lontano. Ma la gara va preparata bene, anzitempo. Per questo i partiti bergamaschi hanno già cominciato a pensare alle Regionali del prossimo anno. Bersaglio grosso, anzi grossissimo, vista la fetta di potere in gioco.

Il punto da cui partire, per tutti, è la formazione di una lista competitiva. In grado di raccogliere ampi consensi in Bergamasca. Il partito messo meglio, al momento, è il Pd. Uscito vincente dalle Provinciali, il Partito democratico con la segreteria di Davide Casati si è rafforzato sul territorio.

I rapporti con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il resto dei mondi che contano da noi sono ottimi. In più il Pd gode di un’abbondante disponibilità di papabili candidati al Pirellone. Dal sindaco di Romano Sebastian Nicoli all’ex segretario provinciale e sindaco di Arzago Gabriele Riva, passando per l’ex presidente della Provincia Matteo Rossi e l’attuale segretario Casati. In più c’è il consigliere regionale Jacopo Scandella. Nato outsider, riconfermato e disponibile al terzo mandato, oltre che notissimo in Valseriana. Insomma, il Pd bergamasco può mettere in campo facilmente un lista di amministratori esperti, conosciuti e competenti. Una squadra forte, ben radicata.

Lo stesso vale per la Lega, partito cresciuto in Bergamasca più che nel resto d’Italia. Per il Carroccio, però, c’è un particolare in più: la questione parlamentare. Il calo nazionale dei voti e il taglio di deputati e senatori potrebbe costare parecchio. Le stime parlano di soli cinque posti disponibili a Roma per i leghisti bergamaschi, contro i nove attuali. Presumibilmente, saranno appannaggio degli uomini di Salvini (primo fra tutti, l’ex sindaco di Chiuduno Stefano Locatelli) e di qualche indispensabile come Roberto Calderoli. Per tutti gli altri, l’approdo in Regione farebbe al caso.

Si potrebbero dunque aprire candidature al Pirellone per Daniele Belotti, Simona Pergreffi e Rebecca Frassini. Ma anche per il segretario provinciale Cristian Invernizzi. In più ci sono le ambizioni degli uscenti Giovanni Malanchini, Claudia Terzi e Roberto Anelli. Quasi un sovraffollamento. Quel che è certo, però, è che la Lega sarà in grado di presentare alle prossime regionali una lista di “big” di partito. Probabilmente la più importante, in termini di consenso, mai vista negli ultimi anni. In grado di reggere ampiamente il confronto con l’amico/nemico del centrodestra: Fratelli d’Italia. (...)

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