L'intervista

Salutate il preferito! L'incredibile exploit alle Regionali del dem Davide Casati

Il segretario provinciale dei dem sbanca alle Regionali incassando 14mila preferenze. Il ruolo di Sanga e Gori. E sul candidato sindaco dice: «Non escludo le primarie»

Salutate il preferito! L'incredibile exploit alle Regionali del dem Davide Casati
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di Wainer Preda

Davide Casati ha 38 anni appena compiuti e una parlata pacata e ponderata. Gli strappi un sorriso solo quando racconta di come è riuscito nell’impresa di raccogliere 14 mila preferenze alle Regionali in Bergamasca. Un’enormità, se si calcola che il sessanta per cento degli elettori non ha votato. E soprattutto se si considera che lui è il segretario provinciale del Pd, mica di Fratelli d’Italia. Eppure, con una campagna sostanzialmente porta a porta, con l’aiuto di amici e familiari (e di un bel po’ del partito) ha sfondato.

Casati, come ci è riuscito?

«È il frutto di un lungo lavoro durato vent’anni. Ho fatto la gavetta nel Partito Democratico fino a diventare segretario provinciale, stando sul territorio, in mezzo alla gente. E così ho continuato a fare in questa campagna elettorale».

Sì, ma 14 mila preferenze sono tante...

«Ho raccolto molto nel Comune in cui sono sindaco, Scanzorosciate, dove ho raggiunto il sessanta per cento. Ma se si esclude la festa del Moscato di Scanzo, non ho fatto cose particolari. Ho preso voti nell’hinterland, anche dove francamente non me l’aspettavo. Gruzzoli da novecento-mille preferenze alla volta. Frutto dei nostri circoli sul territorio. Dalla città ne sono arrivate altri duemila. E così siamo saliti».

Quanto c’è del Pd nel suo risultato?

«Non nego che il partito mi abbia sostenuto. In questi anni da segretario provinciale abbiamo costruito una rete capillare, politica e umana, di amministratori e sindaci. Il Partito Democratico oggi in Bergamasca ha circa duemila iscritti, di cui mille attivi. Abbiamo 85 circoli sul territorio. E in ogni circolo c’era qualcuno che mi sosteneva».

Quando ha visto il risultato cosa ha pensato?

«Con il mio staff, con il quale lavoro da anni, abbiamo festeggiato nella sede del Partito Democratico. Non credevo di ottenere un risultato di queste dimensioni. E soprattutto non mi aspettavo d’incassare anche il secondo consigliere regionale, l’amico Jacopo Scandella. Abbiamo messo in campo una lista molto competitiva, profuso tanto lavoro e alla fine siamo saliti sopra il venti per cento, che ha fatto scattare due consiglieri».

Ora lascerà il suo incarico da sindaco?

«La legge prevede la decadenza dopo un certo periodo. La carica passerà al vicesindaco Paolo Colonna, che ha lavorato molto bene con me in questi anni» (...)

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