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Sanità, approvato l'emendamento della bergamasca Carnevali (Pd): «Così si allenta carenza dei medici»

Innalzato il numero massimo di assistiti per i dottori in formazione da 650 a 1.000 e ridotti i tempi di formazione per i tutor da 10 a 5 anni

Sanità, approvato l'emendamento della bergamasca Carnevali (Pd): «Così si allenta carenza dei medici»
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Con l’approvazione oggi (giovedì 28 aprile) dell’emendamento al "Decreto Aperture" presentato dall’onorevole bergamasca Elena Carnevali, capogruppo Pd in Commissione Affari Sociali alla Camera, sale da 650 a 1.000 il numero massimo di pazienti assistiti dai medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale ai quali è stato conferito un incarico temporaneo.

«Si tratta di una nuova misura, importante per rispondere all’emergenza e al disagio dei cittadini, causati dalla mancanza di medici di base sul territorio, come quello bergamasco in cui, secondo i dati di inizio aprile 2022, mancano all’appello 116 medici di base e 4 pediatri - ha dichiarato la deputata dem -. Grazie all’approvazione di un mio emendamento al decreto "Aperture" viene valorizzato il ruolo dei medici di medicina generale in formazione, che diventano un aiuto concreto per tutti i cittadini privi di un riferimento sanitario sul territorio. La commissione Affari Sociali ha infatti approvato la possibilità di innalzare il tetto degli assistiti da 650 a 1.000 per i medici in formazione, che possono così partecipare all’assegnazione degli incarichi professionali previsti dal decreto Calabria».

Elena Carnevali

Da ora i medici in formazione, che sono professionisti abilitati, non dovranno più rinunciare al contributo economico delle borse di formazione in medicina generale e avranno la possibilità di essere affiancati da un “tutor” che potrà avere un’esperienza di 5 anni, anziché di 10 come previsto in precedenza.

«I medici in formazione hanno dimostrato più volte di essere una risorsa fondamentale - ha proseguito la parlamentare dem - . La formazione-lavoro rappresenta sicuramente un’evoluzione del corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, come dichiarato da Fimmg Formazione. L'obiettivo non è “scaricare” sulle spalle dei frequentanti il corso l’attuale carenza di medici (che non permette ai cittadini di avere punti di riferimento certi), ma di creare le premesse, anche incentivando l’ingresso in forme associative, per lavorare nelle giuste condizioni di crescita professionale».

«Oggi la Regione Lombardia, grazie alle risorse dello Stato, può contare su 834 posti in formazione rispetto ai 313 dello scorso anno, ma dobbiamo farci carico della perdita di attrattività di questo ruolo – ha concluso l’onorevole Carnevali - rivedendo la formazione, incentivando il lavoro nelle zone svantaggiate, diminuendo i passaggi burocratici dell’atto medico e guardando la riforma dell’assistenza territoriale e la realizzazione della case di comunità come un’opportunità per lavorare in team ed in rete. Tutto questo, a vantaggio dei pazienti, innanzitutto, e dei professionisti della salute».

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