Scandella (Pd) all'attacco del piano vaccinale di Regione: «Provo un forte imbarazzo»
Il consigliere regionale bergamasco critica i vertici della Giunta Fontana per il modo in cui sta gestendo l'intera campagna, non solo per i disservizi della piattaforma delle prenotazioni
Il piano vaccinale di Regione Lombardia è nel caos totale e la decisione dei vertici di azzerare le cariche in Aria, società che ha creato l'attuale piattaforma per le prenotazioni delle vaccinazioni, certo non ha risolto i problemi. Ogni giorno si registrano disservizi di ogni genere: anziani che ancora attendono la convocazione, altri che vengono spediti a decine di chilometri da casa, persone che non si presentano perché non ricevono l’sms e punti vaccinali costretti a buttare via le dosi. Senza contare tutte le persone fragili di cui non si sa ancora la data della vaccinazione. E che ne sarà dei settantenni, quando nelle altre regioni cominciano già a prenotarsi? E i lavoratori? L’elenco potrebbe continuare con i parenti degli ospiti delle Rsa, con i caregiver, con gli insegnanti lasciati a metà.
«Ricevo quotidianamente decine di segnalazioni e non posso non provare un forte imbarazzo – commenta Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd –. Non siamo nel mezzo dello tsunami, quando non si pensava ad altro che alle terapie intensive. Sono mesi che ogni Regione sa di dover organizzare la somministrazione dei vaccini. La nostra l’ha fatto così, ed è semplicemente vergognoso. Sono stati spesi 22 milioni di euro per una piattaforma che non funziona e che adesso si spera possa essere sostituita da un’altra di Poste Italiane, perché la società regionale, quella Aria Spa tanto voluta dalla Giunta, non ne ha fatta una giusta».
Scandella fa sapere che «con un'interrogazione abbiamo chiesto costi, contratti, bandi e gare della società, il braccio operativo di Regione Lombardia, ma la priorità numero uno è fornire informazioni chiare alle persone riguardo ai vaccini e organizzare la campagna in maniera rapida e capillare sul territorio. Tutto questo ancora manca, così come il coinvolgimento diretto dei Comuni, delle farmacie, dei medici di base, sfruttando il loro rapporto con le persone».
Il Pd, assicura il consigliere, continua «a sollecitare e a battersi per questo. Nell’ultima seduta di Consiglio regionale, inoltre, è stata approvata una mozione urgente, presentata da noi assieme alla minoranza, che chiede precisi impegni alla Giunta Fontana, ovvero garantire la massima priorità di vaccinazione sia alle persone estremamente vulnerabili e con disabilità gravi, sia ai familiari o ai caregiver che si occupano di loro. E a mettere a punto una lista di riserva affinché si possa procedere alla somministrazione nella stessa giornata delle dosi avanzate e non conservabili».