Ribaltone

Sconfitta che fa male: la Lega perde nella sua Pontida. Il nuovo sindaco è Davide Cantù

Dopo vent'anni all'opposizione, arriva la vittoria per "Viviamo Insieme Pontida". A incidere la divisione tra il Carroccio e "Pontida federalismo e Autonomia"

Sconfitta che fa male: la Lega perde nella sua Pontida. Il nuovo sindaco è Davide Cantù
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Nella foto in apertura l'ex sindaco Vanalli insieme al neoeletto Cantù

Chi la dura, la vince e dopo tre tentativi e quasi vent'anni all'opposizione la lista civica "Viviamo Insieme Pontida", con 847 voti, è riuscita a strappare la vittoria a "Lega Vanalli Sindaco", che ha ottenuto solo 519 voti. Per la prima volta nella storia di Pontida, il Carroccio deve cedere il comando del paese. A riportare i dettagli sono i colleghi di PrimaMerate.

I risultati

Sarà infatti Davide Cantù, 27 anni, laureato in Storia e attualmente impegnato nel servizio civile in biblioteca, a guidare il paese per i prossimi cinque anni, accompagnato da un gruppo giovane e volenteroso e da quattro consiglieri uscenti, che hanno commentato la propria vittoria con un soddisfatto «Era ora!». «Sono molto contento del risultato ottenuto - ha commentato emozionato il neoeletto sindaco -. Il lungo lavoro della squadra è stato premiato».

Ha festeggiato, per così dire, anche la terza e nuova lista, "Pontida Federalismo e Autonomia" guidata da Francesca Losi, vicesegretario del Partito popolare del Nord, che con 219 voti ha ottenuto un risultato più che soddisfacente, per una candidatura tenuta nascosta a lungo e presentata quasi all'ultimo minuto: guadagnare un seggio in Consiglio comunale.

Oltre al danno, la beffa per il sindaco uscente Pierguido Vanalli, che viene relegato alla minoranza con due soli consiglieri: il nuovo acquisto Mattia Mazzoleni e il suo inseparabile braccio destro Ivano Acquaroli. Sebbene sconfitto in quella che per vent'anni è stata la sua casa politica, Vanalli si è comportato molto sportivamente, congratulandosi con il giovane vincitore e dimostrandosi pronto alla collaborazione.

La Lega all'opposizione

In ogni caso, si tratta di un risultato che fa riflettere: alla lista del neoeletto sindaco è andato il 52,71 per cento dei voti, mentre a quella di Vanalli il 32, 30 per cento e di Losi il 15 per cento. A incidere sull'esito, forse, le divisioni nate nella Lega in questi ultimi tempi, anche a livello locale, che hanno appunto portato in seguito alla nascita del gruppo ad opera anche dell'ex ministro dei lumbard, Roberto Castelli, che rivendica gli obiettivi originali del partito, contro la nuova linea decisa dal leader Matteo Salvini.

Una delle ipotesi, infatti, è che a dividere l'elettorato siano state le critiche rivolte al Carroccio, che potrebbero aver dirottato parte delle scelte verso la lista "secessionista" e quella che è rimasta per anni all'opposizione, rivelandosi invece vincitrice in questa tornata elettorale.

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Roberto Castelli e Francesca Losi

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