La discussa opera

Sulla Bergamo-Treviglio, Gandolfi salva se stesso e i Comuni "ribelli" sono più soli

Un “no” netto alla futura autostrada significherebbe rompere con la Lega. Ma così spunta le poche armi in mano ai sindaci contrari all’opera

Sulla Bergamo-Treviglio, Gandolfi salva se stesso e i Comuni "ribelli" sono più soli
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di Wainer Preda

Il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi ha una dote invidiabile. Quella di uscire, senza colpo ferire, anche dalle questioni politiche più insidiose. Ce l’ha fatta anche stavolta dribblando, da par suo, l’infida interpellanza di Fratelli d’Italia che puntava a “stanarlo” chiedendogli di prendere una posizione netta sulla discussa autostrada Bergamo-Treviglio.

Quaranta minuti in via Tasso

Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo

Ebbene, il consiglio provinciale straordinario del 3 marzo, convocato anche per questo, è durato una quarantina di minuti, in tutto. Dalle 16.11 alle 16.53. Sette i punti all’ordine del giorno, bevuti come bicchieri d’acqua dal presidente e dai 14 consiglieri presenti. Ivi compresa la richiesta di chiarezza di FdI sullo sviluppo infrastrutturale in Bergamasca.

Gandolfi ha dato un aggiornamento sui progetti in corso e quelli in programma. Si è soffermato sull’interporto di Cortenuova. Poi è arrivato al punto: la Bergamo-Treviglio. I meloniani - nell’interpellanza presentata da Simone Nava e sottoscritta dai colleghi Alessandro Colletta e Marco Gaverini -  gli chiedevano una presa di posizione chiara sull’autostrada.

Lui, con indubbia abilità, gli ha rivoltato la frittata. Sottolineando che anche la posizione di FdI, al pari di altri partiti, non è troppo nitida. Poi ha avanzato alcuni rilievi di metodo. Ha lamentato che la Provincia non ha ancora ricevuto copia del progetto aggiornato.

Ha giudicato «fuori luogo» il sondaggio sul gradimento dell’opera commissionato da Autostrade Bergamasche, allargato a tutta la Bergamasca. Si è detto «deluso» perché la società «ha deciso di incontrare i Comuni uno alla volta, declinando l’invito della Provincia a un confronto allargato». Ha sottolineato che, trattandosi di un’infrastruttura di carattere regionale, «l’opinione del presidente della Provincia conta relativamente. A esprimersi deve essere la Regione che ha messo sull’opera 160 milioni di euro». Infine ha aggiunto che via Tasso ha commissionato uno studio sui flussi di traffico che sarà reso noto nelle prossime settimane, «e sarà mia premura entro fine marzo convocare gli "Stati generali delle infrastrutture bergamasche" per fare il punto».

Nulla o poco di nuovo sotto il sole, a dire il vero. Visto che gli Stati generali sono già stati convocati in passato senza addivenire a decisione alcuna. Ma tant’è, Gandolfi (...)

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Commenti
Riccardo

Quale sarebbe quindi il ruolo dell’ente Provincia per… qualsiasi cosa? A rimetterci un territorio già disastrato da brebemi, cemento, logistica

Claudio

Gandolfo o altri il discorso è che le Province sono enti INUTILI.

Matteo

Politici coraggiosi, uomini impavidi, che hanno un sogno, un ideale, un credo, politici che gridano I have a dream!!!

Alberto

Ponzio Pilato...

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