Elezioni regionali

Toh, chi si rivede: Ivan Rota candidato in Regione nella lista civica di Letizia Moratti

L'ex parlamentare di Di Pietro, originario di Palazzago, correrà in Bergamasca. «La gente è stanca del teatrino dei partiti»

Toh, chi si rivede: Ivan Rota candidato in Regione nella lista civica di Letizia Moratti
Pubblicato:
Aggiornato:

di Wainer Preda

«Sì, mi candido alle Regionali. La decisione l’ho presa nello scorso fine settimana, dopo essermi consultato con mia moglie e la mia famiglia». Traspare una certa emozione dalle parole di Ivan Rota. Per lui - classe 1958, bergamasco di Palazzago, d’origine democristiana e già deputato con Antonio Di Pietro nel 2008 - la politica ha ancora un valore alto e nobile. La segue da quando aveva 14 anni e sognava di fare il parlamentare. Stavolta l’obiettivo non è Montecitorio, ma il Pirellone, con la lista civica di Letizia Moratti.

Rota, questa nuova avventura da dove comincia?

«Comincia nel febbraio scorso. Quando, insieme a un gruppo di amici, abbiamo condiviso e rilevato che la gente è stanca di posizioni ideologiche sterili e inconcludenti. Che gli elettori non vogliono più figure avvezze al teatrino dei partiti, ma persone che risolvano i problemi concreti».

E quindi cosa avete fatto?

«Abbiamo costruito una rete peculiare, in tutta la Lombardia. Perché la nostra regione non è solo centri urbani o grandi metropoli. È soprattutto territori diversi, ognuno con i suoi problemi, tutti da ascoltare. Con la nostra rete di contatti abbiamo allargato il confronto alle associazioni, al terzo settore, agli esponenti civici dei territori. Da lì è nata “Lombardia Migliore”».

Letizia Moratti era già con voi?

«La Moratti è arrivata dopo. In quel momento era la vicepresidente della Regione, pur con tutti i distinguo. Io non la conoscevo personalmente. Mi è stata presentata più tardi. Solo in estate ci ha dato la sua disponibilità, portando la forza della sua esperienza professionale, politica e umana».

Ivan Rota

Era pur sempre una donna voluta dal centrodestra che contestava il centrodestra. In quel momento che impressione le ha fatto?

«Vede, si dice sempre che Letizia Moratti sia di centrodestra. In realtà è una donna delle istituzioni. Civica, direi. Quando ha fatto il sindaco di Milano ha letteralmente cambiato volto alla città. Altri hanno tagliato i nastri di progetti messi in campo da lei. E lo stesso vale per l’Expo. Nessuno voleva l’esposizione mondiale a Milano: ebbene, mi raccontano che Moratti abbia fatto un’ottantina di viaggi in tutto il mondo per trovare il consenso. E poi c’è la parte più umana e solidale. Non tutti conoscono il contributo, non solo economico, che lei, il marito e la famiglia hanno dato alla Comunità di San Patrignano. E l’impegno che la stessa Moratti profonde per una Fondazione per lo sviluppo della piccola imprenditoria locale in Ghana».

Torniamo a “Lombardia Migliore”. Lista civica che si rivolge a destra o sinistra?

«A tutti i cittadini, indifferentemente. L’elettorato è in un recinto costruito dalla politica. Ha voglia di uscirne. È stufo. Non crede più a nani e ballerine, ai troppi scesi dalle stelle raccontando fanfaluche (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 8 dicembre, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali