Il documento

Trasporto pubblico gratuito per giovani e anziani: l’ordine del giorno approda in Consiglio comunale

Ceci, Carrara e Laganà: «Genova e Bologna si sono già mosse in tal senso»

Trasporto pubblico gratuito per giovani e anziani: l’ordine del giorno approda in Consiglio comunale

Bergamo guarda ai modelli di altre città italiane per rendere più accessibile il trasporto pubblico e incentivare una mobilità sostenibile. Il 17 settembre tre consiglieri comunali – Giulia Ceci (Forza Italia), Alessandro Carrara (Lega) e Cristina Laganà (Fratelli d’Italia) – hanno presentato un ordine del giorno che invita sindaco e Giunta a valutare la sperimentazione di formule di gratuità o forti agevolazioni per studenti e over 70.

Esempi attivi

Il documento richiama esempi già attivi in diversi Comuni: da Genova, dove ragazzi sotto i 14 anni e anziani over 70 possono viaggiare gratis (in alcune fasce orarie), a Bologna, che dal 2025 consente agli accompagnatori dei bambini al nido e alle elementari di utilizzare autobus e metro senza biglietto. Piacenza, Siracusa, Cuneo e Roma hanno adottato misure simili, modulando le agevolazioni in base al reddito o all’età.

I benefici

Secondo i firmatari, agevolare l’uso dei mezzi pubblici per bambini e anziani non significa solo ridurre traffico e inquinamento, ma anche contrastare l’isolamento sociale e sostenere il diritto allo studio. L’atto impegna il Comune a studiare, con Atb e Provincia, una fase sperimentale rivolta a tre categorie: studenti fino a 14 anni che viaggiano da soli, accompagnatori dei più piccoli e residenti over 70 con Isee entro una soglia da definire. Il piano potrebbe, in prospettiva, estendersi agli studenti delle scuole superiori e universitari.

E le risorse?

Sul fronte delle risorse, l’ordine del giorno individua diverse opzioni: l’uso di fondi statali ed europei per la mobilità sostenibile, la riallocazione di una parte dei proventi da parcheggi e Ztl e la ricerca di partnership con imprese e fondazioni locali. È previsto anche un sistema di monitoraggio annuale, per verificare l’impatto della misura su numero di utenti, riduzione del traffico privato, abbattimento dell’inquinamento e benefici sociali.

La proposta, sottolineano Ceci, Carrara e Laganà, non implica decisioni immediate ma apre un percorso di analisi e confronto con l’azienda di trasporto e le istituzioni territoriali, con l’obiettivo di sperimentare nuove politiche per una città più verde e inclusiva.