Treviolo, Gandolfi si ricandida: «Stessa passione dopo 10 anni. Il Covid ha bloccato dei progetti»
Interrotta la riqualificazione del campo sportivo, la realizzazione della scuola e l’ampliamento del parco Zanchi
di Monica Sorti
È ufficiale. Pasquale Gandolfi sarà il candidato sindaco della lista “Progetto Treviolo” alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. In caso di vittoria, per lui questo sarà il terzo mandato.
Ma è così bello fare il sindaco di Treviolo?
«È sicuramente impegnativo, deve essere visto più come una missione, come un mettersi a disposizione che assorbe tante energie ma che dà tante soddisfazioni, che arrivano dal riconoscimento che la gente ti dà del lavoro che hai fatto. Credo sia il mestiere più bello del mondo».
C’è ancora la stessa passione di dieci anni fa?
«C’è ancora la stessa passione e c’è più consapevolezza nell’affrontare le sfide, c’è molta più esperienza».
Cosa è cambiato a Treviolo nel frattempo?
«Il paese è cambiato soprattutto negli ultimi cinque anni e di conseguenza sono cambiati i problemi con cui ha a che fare un amministratore. Mentre prima quelli sociali erano più contenuti, il Covid ha lasciato delle criticità molto importanti e negli ultimi tre anni una grossa parte degli investimenti dell’amministrazione è andata a cercare di sopperire tutta una serie di difficoltà che le famiglie hanno avuto. Sono interventi che si vedono meno rispetto a una grande opera pubblica, ma sono quelli che, dal lato umano, danno dignità alle persone e risolvono problemi non indifferenti. Oggi il tema sociale è prioritario per ogni amministratore e mi rendo conto che fare una campagna elettorale parlando di questi temi sia molto difficile per chi non lo vive direttamente. Ma le criticità maggiori oggi sono queste».
Squadra vincente non si cambia?
«Siamo in fase di definizione della lista. Ovviamente dieci anni di amministrazione hanno visto già nei primi cinque alcuni cambiamenti, al termine di questi dieci ce ne saranno anche altri. C’è chi inizia a essere un po' stanco, chi ha altre ambizioni e c’è chi invece vuole andare avanti. Sicuramente ci saranno dei nuovi innesti, con figure professionalmente molto valide che hanno deciso di mettersi a disposizione. Questo mi fa ben sperare perché, come ho sempre detto, un uomo da solo al comando non fa nulla (...)