Contributi per la fibra ottica, in arrivo i voucher europei
L’Europa ha stanziato 1,3 miliardi da erogare nell’arco di tre anni a famiglie, imprese e PA per favorire la digitalizzazione del paese.
I contributi per la fibra ottica andranno a favorire la digitalizzazione del nostro paese. Per raggiungere questo nobile obiettivo l’Europa ha infatti stanziato 1,3 miliardi di euro che dovrebbero essere erogati entro la fine del 2020, e nell’arco di tre anni, tramite dei voucher europei. Saranno distribuiti a famiglie, piccole e medie imprese e PA. Il processo di diffusione della fibra porterà indubbiamente benefici agli attori coinvolti, operanti sia nel settore pubblico che nel privato. L’adozione di tecnologie digitali svilupperà infatti i servizi di telemedicina e di e-government, così come l’industria 4.0, l’internet of things e l’intelligenza artificiale. Tuttavia ancora non si conoscono i dettagli e le modalità con cui il governo italiano erogherà tali voucher, perciò serve ancora un po’ di pazienza.
Contributi per la fibra ottica per obiettivi reali
Ciò che è certa è la possibilità di fotografare la situazione esistente. E ciascuno di noi può verificare la velocità della fibra (o dell’ADSL) in casa propria o in ufficio. Per farlo è sufficiente utilizzare lo speed test Vodafone, disponibile online e valido per qualsiasi operatore del mercato. E ora è bene guardare avanti. Secondo gli obiettivi stilati dalla Comunicazione UE sulla Gigabit Society, entro il 2025 il 100% delle case italiane dovrebbe essere raggiunto da una rete in fibra con velocità fino a 100 Mbps, con possibili upgrade di velocità fino a 1 Gbps. Fantascienza? Non proprio perché l’Europa ha anche richiesto, entro cinque anni, che la totalità delle imprese, delle PA, delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti della nostra penisola siano coperti dalla fibra, con una velocità di 1 Gbps. Un obiettivo non da poco.
Il 2020 non è l’anno zero
Va ricordato che il 2020 non è l’anno zero della fibra ottica. Open Fiber è già al lavoro da tempo. E per esempio Vodafone, proprio grazie alla partnership con la società di telecomunicazioni in questione, propone già in parecchie città italiane i propri servizi di connettività su rete ultrabroadband. Secondo i dati di chiusura del 2019 delle attività di Open Fiber, sono circa 8 milioni le abitazioni raggiunte dalla tecnologia FTTH. Qui va fatto un distinguo: 5,7 milioni “appartengono” a centri urbani (le aree grigie), mentre 2,3 milioni si trovano in parti di territorio difficili da raggiungere, oppure si tratta di abitazioni isolate (le cosiddette aree bianche). Il processo di digitalizzazione è dunque in corso e il gap con il resto dell’Europa ha iniziato a ridursi. Il piano di lavoro, fra cablaggio e posa dei cavi, è chiaro: dotare di un’infrastruttura di rete a banda larga tutti i comuni italiani.