I check-up necessari per viaggiare in auto in completa sicurezza

Le automobili sono ancora uno dei mezzi più impiegati negli spostamenti, soprattutto per andare da casa a lavoro e viceversa, per compiere le commissioni quotidiane e per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Pensare di vivere senza una macchina è ancora piuttosto utopico: praticamente ogni famiglia ne ha almeno una e, a maggior ragione in questi casi, controllare che tutto funzioni a dovere con una certa periodicità è fondamentale se non si vuole rischiare di rimanere a piedi o incorre in sanzioni perché le verifiche non sono state fatte nel momento giusto.
Esistono infatti dei controlli obbligatori da compiere, sia per la propria sicurezza che per quella degli altri, ma anche per il proprio portafoglio perché, se è vero che bisogna recarsi in luoghi specifici per fare un tagliando o una revisione, temporeggiare e aspettare fino all’ultimo non rappresenta una buona strategia. Il rischio è di incappare all’improvviso in brutte sorprese, magari in un istante in cui si ha davvero fretta e urgenza di raggiungere un determinato posto. Prestare attenzione scrupolosa al proprio veicolo permette anche di mantenerne il valore nel tempo, nel caso in cui si avesse intenzione di venderlo in un prossimo futuro.
Dopo un tot di chilometri: il tagliando
Per mantenere l’auto in condizioni ottimali, garantendo sicurezza, efficienza e affidabilità ci sono una serie di operazioni da compiere, passato un preciso range di tempo. Ma non solo, perché il tagliando per esempio viene effettuato anche percorso un certo numero di chilometri: generalmente si consiglia di farlo ogni 15 mila-30 mila chilometri oppure ogni anno, a seconda di quale di questi due intervalli venga raggiunto prima. A influire sulla decisione di quando effettuarlo o meno ci sono anche il modello del veicolo e le condizioni di guida. Il tagliando rientra tra le procedure di manutenzione preventiva, eseguite a intervalli regolari sull’auto con l’intento di prolungare la vita del veicolo, prevenire guasti costosi e mantenerne alte le prestazioni. Importante anche seguire, in fase di controllo, le raccomandazioni della casa produttrice, ma di questo non c’è da preoccuparsi perché un professionista esperto saprà sempre come comportarsi.
Generalmente, durante un tagliando viene cambiato l’olio motore (fondamentale per lubrificare il motore e ridurne l’usura in ogni sua parte) e sostituito il filtro, insieme a quello dell’aria e dell’abitacolo se necessario; vengono controllati i freni e con loro tutto il sistema frenante; gli pneumatici di cui vengono verificate pressione e usura; i liquidi di raffreddamento, dei tergicristalli e dei lavavetri; oltre che lo stato della batteria.
La revisione: determinata dall’anno di immatricolazione
Sempre inerente alla manutenzione dell’auto ma leggermente differente dal tagliando è il processo di revisione, finalizzato a verificare che il veicolo sia in condizioni di circolare in modo sicuro ed efficiente, da compiere obbligatoriamente in molti paesi. Durante la revisione, un organismo di controllo autorizzato esegue l’esame completo dell’autovettura, assicurandosi che rispetti i requisiti di sicurezza e le normative ambientali vigenti. Cosa si controlla durante una revisione? Si misurano le emissioni del veicolo per verificare che siano in linea con i limiti stabiliti per l’inquinamento atmosferico, di solito facendo dei test delle emissioni dal gas di scarico; si controlla, come per il tagliando, il sistema frenante insieme a luci e indicatori, così come sospensioni e sterzo. Sotto esame anche lo stato degli pneumatici, compresi il battistrada e la pressione, considerati elemento chiave per la sicurezza stradale, al pari delle cinture di sicurezza che non dovranno essere usurate o danneggiate. In fase di revisione ispezionati anche vetri e specchietti per scongiurare la presenza di scheggiature o crepe, il corretto funzionamento dell’elettronica come i sistemi ABS. Anche le targhe: dovranno essere perfettamente leggibili e corrispondenti a quanto indicato sui documenti del veicolo, tra i quali devono figurare anche il certificato di circolazione e l’assicurazione. Infine si dà un occhio alla carrozzeria e alla struttura del veicolo per individuare eventuali danni strutturali o problemi di sicurezza, e si controllano gli accessori obbligatori come triangolo d’emergenza, giubbotto riflettente e kit di pronto soccorso. In Italia la frequenza delle revisioni auto si basa principalmente sulle categorie di veicoli e sull’anno di prima immatricolazione: i veicoli nuovi la effettuano dopo 4 anni dalla data di prima immatricolazione, mentre nelle auto con età compresa tra 4 e 20 anni la revisione viene compiuta ogni due anni. Se il mezzo supera i 20 anni andrà invece effettuata ogni anno.
E le auto usate?
Da questa panoramica è possibile notare come non venga fatta una distinzione in termini di controlli da effettuare tra macchine usate e veicoli nuovi o auto in pronta consegna: a contare sono più che altro i chilometri percorsi nel caso del tagliando e l’anno di immatricolazione per la revisione. Comprando un’auto usata certamente questa avrà più chilometri sul cruscotto e quindi dovrà essere sottoposta a verifiche, ma lo stesso accadrà a una macchina nuova non appena avrà “macinato” la stessa strada. Si può dire che per le auto usate a essere più dettagliata dovrà essere la revisione prima dell’acquisto, specialmente se hanno avuto più proprietari e non si ha una conoscenza dettagliata della loro storia manutentiva. Per ovviare a quest’ultimo problema basta rivolgersi a una concessionaria di auto usate a Bergamo che sia affidabile e sappia darvi, oltre alle offerte proposte per incentivare all’acquisto, una panoramica sulle condizioni dell’automobile in vendita e sui controlli fino a quel momento svolti. Una volta concluso l’affare, la frequenza dei controlli di manutenzione preventiva per le auto usate può essere simile a quella delle auto nuove, a seconda delle raccomandazioni del produttore e delle condizioni dell’auto. Mentre per quanto concerne la revisione, bisognerà guardare come spiegato in precedenza l’immatricolazione del veicolo.
Usato inoltre non è sinonimo di qualcosa che rischia più facilmente di rompersi o non funzionare: gli inconvenienti possono capitare anche alle auto di nuova fattura.