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Induzione vs Gas: cosa deve sapere ogni ristoratore nel 2025

Scegliere tra induzione e gas nel 2025 non è una decisione da poco per chi gestisce un ristorante. Con l’aumento dei costi energetici e la crescente attenzione alla sostenibilità, i ristoratori si trovano a un bivio tecnologico che può influenzare profondamente il successo della loro attività.

Induzione vs Gas: cosa deve sapere ogni ristoratore nel 2025
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Le cucine professionali stanno vivendo una vera rivoluzione, con l’induzione che guadagna terreno rispetto ai tradizionali fornelli a gas. Secondo l’Associazione Italiana Cuochi Professionisti, oltre il 40% dei nuovi ristoranti in Italia sta optando per soluzioni a induzione, attratti non solo dall’efficienza energetica ma anche dalla precisione nella preparazione dei piatti. Per chi gestisce un ristorante, comprendere le differenze tra queste tecnologie significa poter fare una scelta consapevole che influenzerà qualità, costi e sostenibilità per gli anni a venire.

Il Confronto che cambia la cucina professionale

La cottura a induzione ha rivoluzionato il modo di lavorare nelle cucine professionali. Quando parliamo di efficienza, i numeri parlano chiaro: un sistema a induzione raggiunge un’efficienza del 90%, mentre il gas si ferma al 40%. Cosa significa questo nella pratica quotidiana? Immaginate di dover portare a ebollizione una pentola d’acqua per la pasta: con l’induzione bastano 5-7 minuti, mentre con il gas ne servono 12-15. In un servizio intenso, questa differenza si traduce in tempi di attesa ridotti e maggiore produttività.

Offre inoltre un controllo della temperatura sorprendentemente preciso. anche un controllo della temperatura sorprendentemente preciso. Pensate a preparazioni delicate come una salsa bernese o un risotto: la possibilità di regolare la temperatura con precisione fino a 1°C fa la differenza tra un piatto perfetto e uno mediocre. Con il fornello a gas, invece, la regolazione avviene “a occhio”, basandosi sull’altezza della fiamma, con risultati meno costanti.

L’aspetto economico: oltre il prezzo d’acquisto

Dal punto di vista economico, è importante andare oltre il costo iniziale. Sebbene l’investimento in un sistema a induzione sia inizialmente più elevato, si rivela vantaggioso nel tempo. Un esempio concreto? Un ristorante milanese specializzato in risotti ha risparmiato circa 5.800 euro all’anno dopo aver adottato un piano cottura a induzione Maxima, ammortizzando l’investimento in meno di un anno.

I costi operativi mensili della cottura a gas possono essere fino al 50% più alti della sua alternativa. Senza contare che la manutenzione dei sistemi a gas tende a essere più frequente e costosa. Un fornello a gas richiede pulizia più approfondita, controlli periodici delle tubature e verifiche di sicurezza che incidono sul bilancio annuale.

Sicurezza e ambiente: due facce della stessa medaglia

La sicurezza in cucina non è un aspetto da sottovalutare. Il fornello a induzione elimina il rischio di fughe di gas, un vantaggio non da poco, specialmente per i ristoranti in centri storici o edifici antichi. L’assenza di fiamme aperte riduce anche il rischio di incendi e ustioni, creando un ambiente di lavoro più sicuro per tutto lo staff.

Dal punto di vista ambientale, questo tipo di cottura non produce emissioni dirette, migliorando la qualità dell’aria in cucina. Questo aspetto è particolarmente apprezzato dagli chef che passano ore ai fornelli e dai clienti sempre più attenti alla sostenibilità nella ristorazione.

Un altro vantaggio spesso sottovalutato è la riduzione del calore ambientale. Le cucine professionali possono diventare veri e propri forni durante i servizi intensi. I sistemi a induzione riscaldano solo la pentola, non l’ambiente circostante, rendendo lo spazio di lavoro più confortevole e riducendo i costi di climatizzazione, particolarmente rilevanti nei mesi estivi.

Lo sguardo al futuro della ristorazione

Nonostante i progressi tecnologici, molti chef rimangono legati alla cottura a gas per tradizione o abitudine. Tuttavia, la tendenza sta cambiando. Come ha dichiarato lo chef Thierry Molinengo: “L’induzione è potente, immediata, precisa, efficace e pratica. All’inizio ero scettico, ma ora non tornerei indietro.”

Le tendenze tecnologiche nella ristorazione indicano che entro il 2025, vedremo sempre più cucine professionali dotate di sistemi integrati che permettono il monitoraggio remoto dei consumi energetici e la gestione intelligente delle attrezzature. Il mercato globale dei piani cottura a induzione è in rapida crescita, con proiezioni che indicano un valore di oltre 13 miliardi di euro entro il 2032.

La sicurezza nella cucina professionale rimane una priorità assoluta, e le normative in materia diventano sempre più stringenti, favorendo tecnologie che riducono i rischi come l’induzione.

La scelta giusta per il tuo ristorante

La decisione tra questi due tipi di cottura dipende dalle specifiche esigenze del tuo ristorante. Se gestisci un locale tradizionale dove la fiamma visibile fa parte dell’esperienza culinaria, il gas potrebbe ancora essere la scelta giusta. Se invece punti all’efficienza, alla precisione e alla sostenibilità, l’induzione rappresenta il futuro.

Considera il tipo di cucina, il volume di lavoro, lo spazio disponibile e, naturalmente, il budget. Un approccio ibrido, con alcune postazioni a induzione e altre a gas, può essere una soluzione di compromesso durante la fase di transizione.

Quest'anno, i ristoratori più lungimiranti saranno quelli che avranno saputo bilanciare tradizione e innovazione, scegliendo le tecnologie più adatte alle proprie esigenze specifiche, con un occhio attento ai costi operativi e alla sostenibilità ambientale.

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