Luigi Gubitosi e l’impegno di TIM durante la crisi Coronavirus
Il Coronavirus ha stravolto le vite di tutta la nostra società. Chi più, chi meno, abbiamo dovuto tutti affrontare delle nuove sfide, o cambiare radicalmente le nostre abitudini per adeguarci a una vita trascorsa per lo più tra le quattro mura domestiche
Il cambiamento più grande, forse, però è stato quello che ha interessato il mondo della scuola. Il sistema scolastico italiano non era preparato a un cambiamento così radicale e, soprattutto nei primi giorni, la cosa è stata più che lampante.
Nei momenti difficili c’è comunque sempre chi è pronto ad intervenire e, a seguito dell’appello del Ministero dell’Istruzione, TIM ha deciso di fare il possibile per aiutare le scuole italiane, e gli studenti, in questo periodo così particolare.
Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Telecom, ha fatto prontamente sapere che TIM ha avviato importanti collaborazioni con Google e WeSchool, oltre ad avere presentato, nell’ambito del più ampio progetto Operazione Risorgimento Digitale, il progetto “Maestri d’Italia”, delle vere e proprie classi online per supportare la scuola e diffondere competenze “per stare in rete”.
TIM, un concreto impegno nel migliorare l’istruzione in Italia
Attraverso “Maestri d’Italia”, TIM ha dato vita ad una vera e propria scuola online con l’obiettivo di favorire la diffusione di cultura digitale attraverso testimonianze di personaggi pubblici esperti di Internet e della rete più in generale, con inoltre alcuni specifici contenuti dedicati ai più piccoli.
Sempre nell’ottica di supportare l’istruzione in Italia in un momento così complesso per il nostro Paese, TIM ha inoltre dato vita ad una collaborazione con Google che, grazie agli strumenti presenti all’interno della G Suite for Education, aiuterà gli insegnanti a gestire a distanza i diversi aspetti della vita scolastica di tutti i giorni; assegnare e correggere compiti, tenere lezioni e valutare le conoscenza acquisite dagli studenti.
WeSchool, grazie a TIM, offrirà invece un help desk per aiutare quegli insegnanti, ma anche genitori, che non riescono ad utilizzare gli strumenti offerti, o che hanno bisogno di una mano per farli perché poco pratici con il mondo informatico.
Questo non è comunque il solo progetto con cui TIM vuole aiutare i professori, e gli studenti, italiani. Infatti, com’è stato spiegato dallo stesso Luigi Gubitosi in una sua dichiarazione: “È ammirevole l’iniziativa lanciata da Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, di mettere a disposizione del Paese importanti risorse per sostenere il sistema Sanitario e le Imprese. Per queste ragioni metteremo a disposizione della Protezione Civile, delle istituzioni e delle imprese italiane le Infrastrutture tecnologiche, le piattaforme di comunicazione ed i programmi per la scuola digitale e servizi all’avanguardia per l’implementazione dello smart working”.
Una rete stabile e pronta alle richieste degli utenti
Un altro aspetto a cui è stato dato molto rilievo è l’eccessivo carico di dati a cui è stata sottoposta la rete internet italiana in questo periodo di “reclusione”.
Tutte le maggiori compagnie di telecomunicazione hanno rivelato importanti aumenti dei volumi di traffico, sia per quello che riguarda la rete fissa sia per quella mobile.
Questo ha portato a non pochi problemi e a delle soluzioni drastiche. Netflix e YouTube, per esempio, hanno deciso di sospendere in maniera provvisoria la modalità ad alta definizione per i loro servizi, così da cercare di alleggerire il flusso dei dati dei propri utenti.
Anche in questo caso, TIM ha saputo offrire il miglior servizio possibile ai propri clienti, come ha ampiamente rassicurato il CEO di Telecom: “Per fortuna le reti le costruivano bene e ampie, il traffico può ancora crescere in maniera importante, abbiamo fatto una serie di interventi per ampliare ulteriormente le nostre riserve, abbiamo ampie riserve a disposizione. Non c’è nessun problema con l’incremento di traffico, lo spazio c’è”.
Oltre a questo, Fondazione TIM ha donato 500.000 Euro che saranno destinati all’Ospedale San Raffaele di Milano, il Consorzio per la Ricerca Sanitaria – CORIS della Regione Veneto, l’Ospedale Spallanzani di Roma e l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione “G. Pascale” di Napoli.
Altri 500.000 Euro sono stati raccolti grazie a una sottoscrizione volontaria tra i dipendenti TIM, portando il totale devoluto alla cifra di 1.000.000 di Euro.