Sicurezza degli edifici

Tecniche di bonifica del gas radon: come rendere sicuri gli edifici

Tecniche di bonifica del gas radon: come rendere sicuri gli edifici
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La bonifica del gas radon negli edifici è una pratica fondamentale per garantire la sicurezza e la salute degli occupanti, poiché il radon è un gas radioattivo naturalmente presente nel suolo e nelle rocce, che può accumularsi all’interno degli edifici a livelli pericolosi.

Secondo l’azienda Harmat srl semplificata, la riduzione dei livelli di radon rappresenta una misura essenziale per minimizzare il rischio di gravi patologie polmonari, come il cancro. Di seguito, vengono illustrate le principali tecniche di bonifica per ridurre la concentrazione di radon negli ambienti interni.

L'importanza della bonifica del radon per la salute

L’esposizione prolungata a livelli elevati di radon è una delle principali cause di tumore ai polmoni dopo il fumo. Questo gas incolore e inodore si infiltra negli edifici dal terreno e da alcuni materiali edilizi e, se non trattato, può accumularsi nelle zone abitative, raggiungendo concentrazioni che rappresentano un serio rischio per la salute.

La bonifica del radon negli edifici è quindi un processo cruciale per rendere gli spazi più sicuri e salubri. Harmat sottolinea l'importanza di una bonifica tempestiva in tutte le strutture in cui si riscontrano livelli superiori al valore di riferimento indicato dal Dlgs 101/2020 e pari a 300 Bq/mc. .

Valutazione preliminare: misurare i livelli di radon

Prima di intraprendere qualsiasi intervento di bonifica del gas radon, è necessario effettuare una misurazione accurata dei livelli presenti all’interno dell’edificio. Questa valutazione preliminare può essere effettuata attraverso test a breve termine (una settimana attuando il protocollo dell’edificio chiuso) o test a lungo termine (da tre mesi ad un anno) per ottenere una lettura più precisa e rappresentativa.

A tale scopo si utilizzano dispositivi come i dosimetri passivi o i rilevatori elettronici, mediante i quali è possibile stabilire se sia necessario intervenire. Harmat raccomanda di ripetere le misurazioni in differenti stagioni per tenere conto delle variazioni ambientali che influenzano i livelli di radon.

Tecniche di depressurizzazione del suolo (ASD)

La depressurizzazione attiva del suolo (ASD, Active Soil Depressurization) è una delle tecniche di bonifica più comuni per ridurre il radon negli edifici. Questo metodo consiste nell’installare tubi che aspirano l'aria contenente radon dal sottosuolo prima che entri nell’edificio.

L’ASD è particolarmente efficace in situazioni in cui il radon si accumula nel seminterrato o negli spazi più bassi delle abitazioni. Oltre a essere efficace, offre il vantaggio di mantenere sotto controllo i livelli di radon in maniera continua, migliorando notevolmente la sicurezza dell’ambiente.

Sistemi di ventilazione per la riduzione del radon

La ventilazione è un’altra tecnica ampiamente utilizzata per ridurre i livelli di radon all’interno degli edifici. Si distingue tra ventilazione naturale e ventilazione meccanica.

La ventilazione naturale, realizzata semplicemente aprendo finestre e porte, permette di diluire il radon, ma è efficace solo in climi adeguati e in edifici senza problematiche strutturali.

La ventilazione meccanica, invece, richiede l’installazione di ventilatori e scambiatori d’aria che favoriscono un continuo ricambio d’aria. Harmat consiglia l’utilizzo di sistemi di ventilazione meccanica, che garantiscono una riduzione del radon più costante e affidabile. Non è un caso che i sistemi di ventilazione meccanica siano stati usati durante la pandemia covid 19 per mettere in sicurezza le scuole, proprio per la loro efficacia e affidabilità.

Sigillatura delle vie d'ingresso del radon

Una misura semplice ma efficace per ridurre l'ingresso del radon negli edifici è la sigillatura delle fessure e crepe nelle fondamenta, pavimenti e muri. Questo intervento riduce le vie di accesso per il gas, limitando così la sua infiltrazione.

I materiali più utilizzati per questa tecnica includono le resine epossidiche, siliconi e schiume poliuretaniche, che garantiscono una sigillatura durevole nel tempo. Sebbene la sigillatura non sia sufficiente da sola per risolvere il problema del radon, rappresenta un passo fondamentale per aumentare l'efficacia di altre tecniche di bonifica.

Pressurizzazione dell'edificio

La pressurizzazione positiva dell’edificio è un approccio che mira a impedire l’ingresso del radon creando una pressione interna superiore a quella del suolo. Questo effetto si ottiene installando dispositivi di pressurizzazione, che costringono l'aria a fluire verso l’esterno, evitando che il radon entri.

La pressurizzazione è efficace in edifici ben sigillati, ma può comportare un aumento dei costi energetici, poiché richiede un funzionamento continuo dei sistemi di pressurizzazione.

Barriere anti-radon nelle nuove costruzioni

Per le nuove costruzioni, la prevenzione si basa su uno studio di fattibilità con la valutazione del Radon nei gas del suolo e della permeabilità dei terreni di fondazione. In questo modo è possibile poi progettare adeguatamente un sistema di mitigazione del Radon in funzione del rischio d’area accertato.

L’art. 12 del Dlgs 101/2020 prevede infatti che le nuove costruzioni realizzate dopo il 31/12/2024 abbiano un valore di concentrazione non superiore a 200 Bq/mc. Tali valori presuppongono necessariamente una valutazione accurata dei terreni di fondazione ed una progettazione conseguente. Il rischio è che in assenza di una adeguata progettazione le imprese si troveranno esposte al rischio di contenziosi con gli acquirenti.

Inoltre dovrà diffondersi la cultura del certificato Radon da consegnare nelle compravendite da parte dei venditori.

Dove a seguito delle indagini sul terreno si verificasse la presenza di elevate concentrazioni di Radon una soluzione potrebbe  essere rappresentata dall'installazione di barriere anti-radon. Queste barriere consistono in membrane speciali e rivestimenti impermeabili che vengono posati sotto le fondamenta, impedendo l'ingresso del gas.

Harmat evidenzia come una corretta installazione di tali barriere sia essenziale per garantire la loro efficacia nel tempo. Questi materiali rappresentano un investimento iniziale, ma aiutano a ridurre i costi di eventuali interventi di bonifica in futuro.

Tecniche di bonifica per edifici esistenti vs nuove costruzioni

Le strategie di bonifica del gas radon negli edifici esistenti differiscono significativamente da quelle adottate nelle nuove costruzioni. Mentre le nuove costruzioni possono essere progettate con barriere anti-radon già integrate, negli edifici esistenti è necessario intervenire con tecniche correttive, come l'ASD o la sigillatura. Anche in questo caso la valutazione dei tassi di esalazione dalle pareti costituenti l’involucro edilizio e la verifica del contributo dal suolo risultano indagini determinanti per una corretta progettazione.

Inoltre, i costi di intervento possono variare, con la bonifica di edifici esistenti spesso più costosa rispetto all’integrazione di misure preventive nelle nuove costruzioni.

Costi e benefici della bonifica del radon

La bonifica del radon comporta dei costi che variano a seconda della tecnica adottata e delle dimensioni dell’edificio. Tuttavia, i benefici a lungo termine sono significativi: la riduzione dei rischi per la salute, una maggiore sicurezza dell’immobile e l’aumento del suo valore sul mercato.

Gli esperti spesso sottolineano che investire nella bonifica del radon è vantaggioso sia per la tutela della salute che per il valore economico dell’edificio, poiché edifici sicuri hanno un appeal maggiore per potenziali acquirenti e inquilini.

In conclusione, le tecniche di bonifica del gas radon negli edifici offrono soluzioni efficaci per ridurre i livelli di questo pericoloso gas e garantire ambienti più sicuri. Scegliere la tecnica più adatta dipende dal rischio d’area, dai materiali costituenti l’involucro edilizio e la struttura dell’edificio nonchè dalle necessità specifiche di uso, ma è chiaro che l’adozione di misure preventive e correttive può migliorare notevolmente la qualità della vita degli abitanti e il valore delle proprietà.

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