ci deve essere!

Il pane a tavola non può mai mancare

Alimento indispensabile, specialmente in questo periodo di isolamento, sia «classico» che integrale o ai multicereali

Il pane a tavola non può mai mancare
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Il pane a tavola non può mai mancare. Spesso si sente parlare del grande consumo in questo periodo di farina e lievito, diventati introvabili nei supermercati e nei negozi di alimentari. Chi più chi meno, in tanti si sono cimentati con l’arte della panificazione. E, c’è da scommettere, con risultati alterni. Per un prodotto di assoluta qualità e preparato come si deve, disponibile a basso prezzo e direttamente a casa, è bene sapere che ci sono sempre i panettieri. Parecchi fornai e pasticceri non hanno mai chiuso nemmeno in questo periodo difficile, rimboccandosi le maniche e introducendo fra i propri servizi l’ormai essenziale consegna a domicilio. E così pane, pizza, dolci vari, torte e pasticceria secca di alto livello non sono destinati a rimanere un sogno.

Il pane a tavola, un piacere della vita

Concedersi del buon pane è uno dei piaceri della vita e non stona con i regimi alimentari più restrittivi. Contiene carboidrati complessi ovvio, ma questi devono quasi sempre comparire in una dieta, basta limitare gli eccessi. C’è poi il pane di tipo integrale, ricco di fibre e perciò in grado di saziare maggiormente. Oppure quello multicereale, con un mix di grano, orzo, segale e mais, contenente anche vitamina A e altri minerali utili per fortificare le ossa. Più in generale questo alimento è in grado di assicurare alle cellule un rifornimento di energia che sarà duratura nel tempo.

La fake news riguardante il pane

Infine chiudiamo con una fake news riguardante il pane. E riportata direttamente dal Ministero della Salute. «Il pane fresco o verdure crude possono essere contaminate dal Coronavirus e trasmettere sicuramente l’infezione a chi li mangia». Questa affermazione è falsa. Perché la possibilità di trasmissione del virus attraverso il pane o altri tipi di alimenti è poco probabile, visto che avviene principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie (droplets) o per contatto. Valgono le note regole per chi manipola gli alimenti. Ossia lavarsi le mani, usare la mascherina e tutte le misure con cui ormai abbiamo imparato a convivere.

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