Borriello il primo acquisto? Lui vorrebbe rimanere
Il colombiano Zapata non è un’idea per l’attacco, la conferma di Borriello invece sì. E il giocatore vuole restare a Bergamo. All’avvio ufficiale del mercato nerazzurro manca ancora più di un mese, ma le voci sull’Atalanta che verrà sono già iniziate e da qui all’inizio della prossima stagione (21 agosto) ne sentiremo di tutti i colori. Intanto che aspettiamo il nuovo mister (la vicenda Maran non è ancora chiusa), ragioniamo sul centravanti dell’anno venturo e fissiamo alcuni paletti.
Il centravanti in rosa: Pinilla croce e delizia. I tre centravanti che attualmente sono di proprietà dell’Atalanta anche oltre il 30 giugno sono il cileno Pinilla, il titolare dell’under 21 Monachello e l’aitante giovane Petagna. Alla vigilia della Coppa America, la candidatura del numero 9 sudamericano (classe 1984) a giocare da titolare la prossima stagione sembra la più autorevole. I gol che segna Pinilla sono sempre spettacolari, le sue rovesciate le conoscono tutti ma in un campionato di 38 partite il suo tallone d’achille si chiama continuità. Più o meno, storicamente, il cileno gioca la metà delle gare e ad una decisiva corrisponde spesso una in cui viene ammonito o espulso.
In campo Pinilla mette sempre l’anima, ma nello sviluppo della manovra, soprattutto per il 4-3-3, le sue caratteristiche non sono funzionali al gioco dei compagni. La continua ricerca della profondità e la propensione alla giocata piuttosto che alla manovra fanno di lui un importante finalizzatore, ma in una squadra dove il lavoro spalle alla porta è importante tanto (e forse più) dei gol realizzati è palese come spesso Pinilla sia più un lusso che una risorsa. Nonostante sia, oggi, il candidato numero 1 alla maglia da titolare per la prossima stagione è quasi certo che a fronte di una buona offerta può lasciare Bergamo. Nelle ultime settimane si parlava di un interessamento dal Messico, la prossima Coppa America potrebbe dargli visibilità e con qualche gol le richieste aumenterebbero: il contratto in scadenza 2017 non lascia grande potere contrattuale alla Dea, ma una eventuale partenza significherebbe risparmiare (al lordo) 2,5 milioni di euro.
I giovani: Monachello e Petagna. Quanto ai ragazzi della rosa, vediamo la situazione di Monachello e Petagna. Il primo, classe 1994, ha vissuto una stagione difficile. Stritolato dalla concorrenza di Denis, Pinilla e Borriello l'attaccante agrigentino non ha mai trovato continuità in campionato e solo con l’under 21 di Di Biagio ha potuto farsi notare al grande pubblico. Nella prossima stagione Monachello verrà mandato a giocare in serie B, avrà tutto il tempo di dimostrare le sue qualità e certamente nel medio periodo l’Atalanta potrà capire se ha le caratteristiche per fare la differenza anche in serie A.
Il nome nuovo in rampa di lancio è quello di Andrea Petagna, classe 1995, già nel giro delle nazionali giovanili. Fisico da granatiere (188 cm per 85kg), il ragazzo triestino cresciuto nel Donatello e passato al Milan nel 2009 ha vinto un paio di scudetti con i rossoneri prima di esordire in prima squadra sia in Champions League che in campionato, a ridosso dei 18 anni. L’Atalanta lo ha acquistato a gennaio lasciandolo in prestito ad Ascoli dove ha messo a segno 7 gol in 32 partite; chi lo segue da vicino dice che ha un ottimo potenziale e che dipende tutto da lui: sarà in rosa e il nuovo mister lo potrà valutare per bene in ritiro.
Zapata non interessa, il primo acquisto sarà Borriello? Con Pinilla che non è certo di restare, Monachello in partenza e Petagna utile solo in prospettiva, l’Atalanta in attacco rischia di restare scoperta. Secondo qualche voce l’obiettivo numero uno sarebbe Zapata, centravanti classe 1991 del Napoli, in prestito biennale all’Udinese, ma la realtà è un’altra e l’operazione potrebbe essere molto più semplice di quanto si possa immaginare. Marco Borriello, attaccante classe 1982, arrivato a gennaio a Bergamo con un contratto fino al 30 giugno 2016, potrebbe presto prolungare di almeno una stagione il suo contratto con la Dea.
La soluzione è vantaggiosa per tutti. Il giocatore in questi giorni è in vacanza e non vuole parlare, ma secondo le indiscrezioni la sua volontà è quella di restare a Bergamo. L’Atalanta è rimasta soddisfatta del suo apporto, sia in termini di gol, sia - soprattutto - sul piano della manovra e della tenuta fisica: Borriello in serie A può ancora dire la sua e a Zingonia lo hanno capito. A stretto giro di posta, anche per evitare che la concorrenza aumenti, l’Atalanta e il giocatore potrebbero sedersi intorno a un tavolo e firmare il prolungamento. Borriello è libero, conosce la piazza e ha un bel rapporto sia dentro che fuori dal campo con il Papu Gomez: l’esperienza in America, a meno di offerte irrinunciabili, può attendere almeno un’altra stagione e un accordo sembra davvero possibile.
Davanti caccia a mister X: serve un colpo alla de Roon. Che la Dea debba fare qualcosa nel reparto avanzato appare chiaro, in fascia ci sono Gomez e D’Alessandro che partono con i galloni da titolare (curiosità: entrambi si sposeranno a inizio giugno), ma per il 4-3-3 mancano alternative. Solo De Luca, di rientro da Bari, potrebbe essere impostato da attaccante esterno. Con la conferma di Borriello, Sartori avrebbe molto più tempo per scegliere chi acquistare e soprattutto ci sarebbe spazio per un paio di colpi, almeno uno alla “de Roon”: 24-25 anni, straniero in arrivo da un campionato europeo o dal Sudamerica in cui ha giocato con buoni risultati ad un prezzo ragionevole e con la speranza di vederlo sbocciare a Rovetta.
L’Atalanta difficilmente acquisterà 1 o 2 attaccanti di primissimo livello, molto meglio muoversi su giocatori da far crescere, magari sconosciuti ai più ma visti e rivisti da Corti, Zamagna e da tutti gli altri collaboratori che da mesi scandagliano in lungo e in largo i campionati esteri e che hanno già fatto arrivare parecchie relazioni sulla scrivania del direttore tecnico atalantino. Con questa impostazione, il mercato starebbe in piedi anche solo con una cessione eccellente (Sportiello?), de Roon e Gomez resterebbero a Bergamo (la volontà della società è quella di tenerli in organico anche se le vie del mercato sono infinite) e ci sarebbe il tempo di valutare in ritiro il livello del gruppo, intervenendo poi nella seconda parte del mercato.