Dopo il trittico infernale danni contenuti per la Dea

Dopo il trittico infernale danni contenuti per la Dea
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In attesa del derby di Genova, la giornata di serie A per quanto riguarda gli interessi di classifica dell’Atalanta è finita lunedì sera dopo Cagliari–Inter. Il 2-1 esterno dei milanesi mette in ghiacciaia la 24esima giornata di questo complicatissimo campionato con una certezza che non poteva essere più dolce per i tifosi della Dea. Nel turno che poteva segnare l’aggancio a quota 23 dei sardi terz’ultimi, non è successo nulla di preoccpante per l’Atalanta.

Trittico infernale finito, danni lievi. Nelle ultime tre giornate, mentre la Dea perdeva con Fiorentina, Inter e Juventus, le altre squadre non hanno mangiato chissà quanti punti ai nerazzurri. Il Chievo era a quota 18 e grazie a due vittoria contro Parma e Sampdoria è salito a quota 24: l’unico balzo degno di nota. Delle pericolanti che lottano con la Dea, la squadra veronese è anche l’unica ad aver già affrontato la Juventus: calendario alla mano anche il Cesena è già a posto ma con 16 punti, ai romagnoli, serve un miracolo per la salvezza.

In questo momento, al terz’ultimo posto c’è il Cagliari, fermo a quota 20 in 24 partite. I sardi nelle ultime 3 giornate hanno perso con Roma e Inter in casa e strappato un punto a Torino contro i granata, grazie alle grandi parate del portiere Brkic. Il gol di Pinilla segnato a Bergamo proprio contro la squadra di Zola assume dunque i contorni dell’impresa vera, se consideriamo che in forza di quella rete la squadra nerazzurra ha due partite di vantaggio sulla squadra di Zola: i 3 punti, infatti, valgono 4 per gli scontri diretti.

Attenzione merita anche la situazione del Verona di Mandorlini. Il pareggio con la Roma è stato il classico brodino dopo due gare molto complicate perse contro Torino in casa (3-1) e Genoa in trasferta (5-2). L’Hellas è a quota 25 ed è in vantaggio negli scontri diretti con la Dea per il gol di Saviola segnato nella prima di ritorno, ma già da domenica l’Atalanta potrebbe passare davanti.

I prossimi impegni e gli scontri diretti. Se le ultime tre giornate sono state da incubo, le prossime tre potrebbero favorire uno scatto deciso degli uomini di Colantuono verso quota 30. Alla fine del campionato, oggi, mancano 14 partite e l’Atalanta da qui a metà marzo dovrà affrontare Sampdoria in casa, Parma (forse) in trasferta e Udinese in casa. Almeno 7 punti in 3 partite sono l’obiettivo di una squadra che ha tutto per cancellare i timori dell’ambiente e del presidente per una classifica certamente non positiva ma nemmeno disastrosa.

Domenica alle 12.30, quindi in anticipo rispetto ad Atalanta–Sampdoria, si gioca Cagliari–Verona. È una gara fondamentale per entrambe le squadre e qualsiasi risultato potrebbe portare un vantaggio, se combinato con un successo dell’Atalanta. Il Chievo attende il Milan ed il punto di vantaggio che oggi la formazione di Maran ha in classifica si potrebbe tranquillamente superare.

L’impegno successivo contro il Parma vedrà le avversarie dell’Atalanta impegnate rispettivamente in casa contro la Roma (il Chievo), in trasferta con il Milan (il Verona) e in trasferta con la Sampdoria (il Cagliari). Domenica 15 marzo, Atalanta–Udinese è in programma nella stessa domenica di Cagliari–Empoli, Genoa–Chievo e Verona–Napoli. Per ora ci fermiamo qui, è ovvio che fare tabelle a fine febbraio non è il massimo, però il regolamento dice che retrocedono le ultime tre. Giocando bene o male, facendo punti prima o dopo importa poco. Quello che conta è avere tre squadre dietro al 31 maggio, ma avanzare pesantemente e il più presto possibile verso quota 40 (per la verità ne dovrebbero bastare meno in questa stagione) è cosa buona e giusta.

Il momento della Dea. Ragionamenti sui prossimi turni a parte, quello che più conforta è la risposta delle seconde e delle terze linee. A Torino mancavano tanti giocatori e durante la gara si è fermato pure Zappacosta. Le ultime parlano di uno stiramento e di almeno 20 giorni di stop per uno dei giocatori più in forma. Al suo posto, contro la Juventus, è entrato D’Alessandro che non ha certamente fatto rimpiangere il compagno e con Emanuelson in palla le soluzioni per Colantuono non mancheranno.

Domenica tornano a disposizione Carmona, Benalouane e Pinilla (tre titolarissimi) e dovrebbero recuperare al 100% anche Stendardo e Papu Gomez dai rispettivi acciacchi. Modulo e uomini sono ancora da decidere, ma quello che conta veramente è la possibilità di scegliere che il mister non ha avuto a Torino contro la Juventus.

L’ultimo aspetto da non trascurare riguarda il pubblico. Si attendono decisioni ufficiali, ma le indiscrezioni raccontano di una grande fiducia sia da parte delle istituzioni che della società. Sembra che tutto faccia pensare ad una riapertura totale, in quel caso l’appello per i tifosi è quello di riempire lo stadio per tornare a far ruggire quei gradoni che da ormai 3 mesi  sono ridotti a scomode sedute per un pubblico che si è ammosciato addosso alla classifica della squadra. Serve una scossa per tutti, è necessaria per raggiungere velocemente la salvezza.

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