La folle ricerca di un esterno Il nome nuovo è Roger Guedes

La folle ricerca di un esterno Il nome nuovo è Roger Guedes
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L’esterno alto d’attacco è in via d’estinzione. Italiano, giovane e magari pronto da gettare nella mischia è quasi impossibile da trovare e quei pochi che sono in circolazione hanno prezzi dai quaranta (Bernardeschi) ai cinquanta (Berardi) milioni. Gente che vivacchia in Under 21, mica elementi titolarissimi nella Nazionale di Ventura. Il tema è caldo, l’Atalanta è una delle squadre di serie A dove quel ruolo è di fondamentale importanza e Gasperini si aspetta qualche innesto. E allora vediamo le alternative e ragioniamo un attimo su Gomez, senza perdere di vista i possibili arrivi. Il nome nuovo? Roger Guedes, classe 1996 del Palmeiras.

 

 

Il mercato degli esterni: quante scommesse. Prima di ragionare sull’Atalanta, provate a buttare un occhio al mercato delle altre. Restando alle formazioni del campionato italiano che davvero avrebbero potuto ingolosire Gomez vediamo che il Napoli (con in rosa tre centravanti come Milik, Pavoletti e Zapata) ha completato la batteria di esterni aggiungendo Ounas (classe 1996) del Bordeaux ai vari Insigne, Callejon e Mertens. La Roma ha ceduto Salah al Liverpool e in avanti è rimasta con Perotti ed El Sharawy, le voci raccontano di un interesse molto forte per Berardi del Sassuolo (classe 1994) ma in Brasile si parla anche di un’offerta per Richarlison della Fluminense (classe 1997). Passando al Milan, squadra che nell’immaginario collettivo è la preferita del Papu Gomez, ecco gli ingaggi di Fabio Borini (classe 1991) e del promettente Calhanoglu (classe 1994) dal Bayer Leverkusen per completare la batteria di attaccanti con Suso e Bonaventura. Di altri profili, a ben guardare, non ce ne sono molti. Con l’arrivo di Bucchi a Sassuolo, la posizione di Politano è in bilico, anche perché i neroverdi hanno riscattato Ricci dalla Roma, ma per il resto i tanti nomi che ormai bazzicano il campionato italiano da tempo non offrono grandi certezze: Giaccherini, Ilicic, Ljaic, Iturbe, Niang solo per elencarne alcuni. Chi invece ha giocatori di grande livello, come Iago Falque, si guarda bene dal lasciarli andare mentre elementi come Cuadrado (in uscita dalla Juve) è quasi impossibile che vengano all’Atalanta.

 

 

La situazione del Papu. Con uno scenario di questo tipo, il Papu Gomez resta un po’ con il cerino in mano. Non che dispiaccia ai tifosi orobici né (crediamo) al giocatore, visto che quel cerino, per il numero 10 atalantino, vale pure un aumento di ingaggio a quasi due milioni a stagione per quattro anni con opzione per il quinto, e dunque la strada sembra francamente tracciata. I tifosi vorrebbero una dichiarazione pubblica e netta che metta fine a tutte le incertezze, ma il calciatore dopo aver trascorso due settimane a Ibiza ora è in Sardegna e inizierà a lavorare a Rovetta dal 15 di luglio. Nell’anno del Mondiale, la sua nuova avventura con l’Argentina di Sampaoli è di fondamentale importanza e il Papu ha la grande occasione di giocarsela in Italia e in Europa con una squadra di alto livello di cui è il faro. Dichiarazioni a parte, ci sono elementi oggettivi che fanno pensare ad una permanenza certa: le fotografie con de Roon la scorsa settimana a Ibiza sono un segno eloquente di come anche in ferie si è parlato di Atalanta, quelle di qualche giorno prima in maglia orobica confermano la linea e poi ci sono gli umori dei compagni. Almeno due calciatori del gruppo orobico hanno raccontato di essere sicuri della permanenza del Papu, senza fare nomi possiamo dire che si tratta di titolari e quindi è segno evidente di come messaggi WhatsApp e telefonate circolino. Il calciatore e la moglie Linda, è notizia delle ultime ore, hanno confermato la scorsa settimana le iscrizioni a scuola a Bergamo dei due piccoli Bautista e Coty: magari è semplicemente una scadenza preventiva, oppure una conferma importante che la famiglia Gomez vuole rimanere a Bergamo. Per scrivere insieme un’altra pagina di storia.

 

https://www.youtube.com/watch?v=t2ONIP7lmv4&feature=youtu.be

 

Roger Guedes, talento puro del Palmeiras. Tra i nomi per l’attacco degli orobici, oltre all’argentino Emiliano Rigoni dell’Independiente (classe 1993) è circolato anche quello di Roger Guedes, ala destra del Palmeiras. I tifosi biancoverdi lo hanno soprannominato “Diablo Loiro”, il diavolo biondo, per la sua capigliatura ma soprattutto per le invenzioni sulla fascia destra. Rapido e potente, il ragazzo è nato nel 1996 e dopo essere stato scoperto dal tecnico Cuca nel Criciuma le prestazioni hanno confermato che si tratta di uno dei talenti più interessanti del panorama verdeoro. In passato, sulle tracce di Guedes c’erano anche Barcellona, Fiorentina e Udinese, poco più che ventenne il giovanotto di Ibirubà (circa trecento km da Porto Alegre) ha grandi margini di miglioramento e chi lo ha visto giocare in Brasile e lo ha seguito negli ultimi mesi racconta di un elemento con ottimi colpi che nella corsa e nell’uno contro uno riesce a dare il meglio di sé.

 

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