Milanisti non perdete la faccia Prestate San Siro all'Atalanta

Milanisti non perdete la faccia Prestate San Siro all'Atalanta
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Il Milan non ha ancora detto di sì. È questo il nodo cruciale da sciogliere per vedere l’Atalanta disputare la prossima Champions League a San Siro: la dirigenza rossonera ha preso tempo e ha comunicato ai nerazzurri che deciderà entro venerdì. Da qualsiasi parte si giri la faccenda, un diniego da parte dei rossoneri sarebbe incredibile, ma a Zingonia non si fanno troppi problemi: l’Atalanta uno stadio ce l’ha ed è il Mapei, adesso la decisione è in mano al Milan.

 

 

Perché il Milan prende tempo. Durante la prima uscita ufficiale in allenamento del nuovo corso rossonero martedì a Milanello ha preso la parola il presidente Paolo Scaroni. A precisa domanda sull’argomento, il dirigente del Milan ha risposto così: «Milan favorevole? Non ho sentito il sindaco Sala, ho visto anche io le sue parole. È un tema su cui stiamo facendo delle riflessioni e in cui terremo un po' conto dell'umore dei nostri tifosi. Già hanno subito il colpo della non presenza in Europa League. Siccome lo stadio è del club, ma è anche dei tifosi, dobbiamo tener conto anche di questo». La tifoseria rossonera non sarebbe molto favorevole a questa concessione da parte del Milan, i rapporti con gli atalantini non sono dei migliori, ma è anche vero che la società orobica non ha nessuna colpa per l'esclusione dei rossoneri dalle Coppe: sul campo, l'Atalanta è arrivata davanti al Milan conquistando la qualificazione alla Champions League. In seno alla società c’è poi una figura come quella di Boban che fino a pochi giorni fa è stato ai vertici della Fifa e che conosce bene l’importanza di un ok per i vertici Uefa: il Milan e il massimo organismo del calcio europeo stanno sistemando i rapporti dopo la questione Tas con esclusione dalle Coppe e sarebbe una mossa politica importante dare l’ok all’Atalanta.

 

 

La posizione degli altri attori in gioco. Per l’ok definito a giocare a San Siro la lista delle parti chiamate a dare il proprio assenso è composta dal Comune di Milano, le società Inter e Milan e la Prefettura insieme alla Questura. Tutti hanno finora dato il proprio parere positivo tranne la società rossonera. Il primo cittadino di Milano Sala aveva rilasciato nel pomeriggio di martedì queste parole: «Io vedo con molto favore l'opportunità di far giocare i nerazzurri in Champions al Meazza, poi devono decidere le due squadre di Milano e mi sembra che stiano trovando un po' di consenso. Mi sembra un'operazione giusta, anche simpatica, l'Atalanta è un bel team e il mio sostegno ce l'hanno». Dal punto di vista strategico, il Milan è in questo momento nella peggior posizione possibile. L’Atalanta è spettatrice interessata di una disputa che non riguarda nessun altro se non la società rossonera e i suoi tifosi. Se arrivasse il sì, i tifosi avrebbero motivo (secondo loro) per alimentare frizioni con Casa Milan, se arrivasse un no tutto il mondo del calcio vedrebbe il club meneghino pesantemente condizionato dall’umore della propria gente. Tra l’altro, monitorando i social, ci sono molti rossoneri che non avrebbero grandi problemi a vedere la Dea in campo a Milano. Non resta che attendere.

 

 

Come la pensano i tifosi della Dea. Nelle ultime ore, il pragmatismo e la concretezza orobica stanno venendo a galla. In sostanza, nessuno ha la minima intenzione di presentarsi con il cappello in mano da chi per decenni ha spopolato nel calcio che conta come il Milan, oggi i ruoli sono invertiti, ma se si può giocare a San Siro è una bella cosa, altrimenti andiamo a Reggio. Perché a prescindere da tutto, dicono i tifosi, noi al martedì e al mercoledì avremo un sogno da coltivare e da seguire in giro per l’Europa e questo nessuno può condizionarlo. La squadra nerazzurra non mai perso sul campo del Mapei in Europa League segno evidente di come anche la cabala sia tutta a favore di Reggio. A Zingonia c'è la convinzione di aver fatto i passi giusti e nei tempi corretti, la richiesta formale a chi dovrà dare un parere è stata inoltrata e ora non resta che attendere una risposta. L'ultima, quella dei rossoneri, sarà decisiva per la conferma definitiva della sede (da confermare entro il 9-10 agosto) in cui si giocheranno le partite di Champions League il cui sorteggio avverrà il 29 agosto a Montecarlo: se sarà San Siro bene, altrimenti il popolo orobico si metterà in viaggio verso Reggio Emilia e si sarà persa una bella occasione.

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