di Giambattista Gherardi
Finalmente è primavera e in Val Gandino, anche in tavola, fiorisce la cicoria. A partire da venerdì 29 aprile e sino a domenica 1 maggio torna dopo tre anni di forzato stop la Sagra della Cicoria di Cazzano Sant’Andrea, ospitata nel Family Park di “Cà Manì” grazie al patrocinio del Comune e alla regia organizzativa de “il Kiosko”.
Saranno tre serate all’insegna di tradizione e socialità genuine, come la buona tavola. Da sempre la sagra (avviata nel 2010 grazie ad associazioni e volontari del paese) è un appuntamento che valorizza la cucina tipica di un tempo, nella quale la semplicità dei preparati esalta la genuinità degli ingredienti. La cicoria cresce rigogliosa nei prati di Cazzano e dell’intera Val Gandino ed è adatta per accompagnare pietanze grasse, grazie al sapore rustico e amarognolo. Si ritiene possieda proprietà utili a regolare le funzioni di fegato, intestino e reni, con effetti depurativi e disintossicanti.
Ogni sera, alle 19, nel clima familiare ed amichevole del parco di Cà Manì verranno proposti i piatti poveri della tradizione locale a base di cicoria, ma anche casoncelli, grigliata mista e specialità locali con polenta. Non mancherà l’animazione musicale: sabato 30 aprile serata con il mitico dj Jeppy e la band T.N.S., mentre domenica 1 maggio spazio agli evergreen di Nicoli Music entertrainment. Un particolare ricordo non potrà non andare a Remo Ceriotti “Mr. Cadillac”, leader dei Mismountain Boys che hanno allietato tutte le precedenti edizioni della sagra e purtroppo scomparso lo scorso 21 marzo a soli 54 anni per una grave malattia.

In occasione della sagra, all’interno del parco di Cà Manì, sarà possibile visitare il Museo Etnografico “Il nostro passato”. L’esposizione etnografica è frutto dell’appassionato lavoro di ricerca di Aurora Marinoni, che ha allestito alcune sale a tema al piano terra dell’antico stabile contadino di Cà Manì, di proprietà comunale, che domina l’omonimo parco ed è sede della Biblioteca Comunale. Vi sono oggetti, arnesi e suppellettili che ricreano i tempi andati delle abitazioni private, ma anche vere e proprie rarità legate all’epopea industriale, mineraria e contadina della Val Gandino. Particolarmente corposa la dotazione di materiale legato al mondo della fotografia. La Cà Manì apparteneva un tempo alla famiglia di Angiolino Alberti e il Comune ne divenne proprietario grazie a una donazione negli anni ’90.
Info dettagliate sulla sagra al numero 348.5271898 e nella sezione eventi del sito www.lecinqueterredellavalgandino.it.