Un dolce si può gustare anche due volte: la prima con il palato, la seconda con la consapevolezza di aver fatto del bene. È questo lo spirito che guida Sofia, titolare della Pasticceria Sofia di Mozzo, presente al centro sociale di via Verdi, che da due anni ha scelto di collaborare con la piattaforma “Too Good To Go”, l’app che combatte lo spreco alimentare permettendo a commercianti e clienti di dare una seconda vita ai prodotti invenduti ma ancora freschi.
Proprio la recente candidatura della cucina italiana a Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco promuove un modello alimentare che, storicamente, combatte lo spreco e Sofia è già su questa strada da tempo.
«Da quando ho inserito nella mia attività questa applicazione, l’utilizzo mi ha dato molte soddisfazioni personali e di condivisione – racconta Sofia -. Tratta un tema che, dalla mia generazione in particolare, è sempre un po’ sottovalutato: lo spreco».
Una scelta maturata nel tempo, coerente con la filosofia artigianale che accompagna la pasticceria sin dalla sua nascita. «Abbiamo un laboratorio di pasticceria artigianale dal 2005 a Boltiere – spiega Sofia – e ogni giorno sforniamo prodotti con ingredienti ricercati, ma soprattutto garantiamo la continuità di far assaporare un dolce momento ai nostri clienti con prodotti freschi, artigianali e quotidiani».
Ma la qualità ha anche i suoi limiti: ciò che non viene venduto a fine giornata non può essere riproposto il giorno successivo. Da qui l’idea di unire sostenibilità ed etica professionale.
«A fine giornata però capita che parte di questo prodotto non venga venduto o banalmente abbia poca durata di conservazione. Per questo motivo tramite l’app nelle box dove i miei clienti possono acquistare 9 euro di prodotto fresco e artigianale a un prezzo ridotto, circa 3 euro».
«Questo progetto propositivo permette di ottimizzare al contempo due obiettivi: contrastare sprechi (…)