di Fabio Gualandris
Ha una nuova casa “Alessia libreria”, si è trasferita da viale Aldo Moro a via Mazzini 69, nel cuore di Albino, tra le mura di uno stabile ricco di storia che ha ospitato fino allo scorso anno l’antico “Caffè Garibaldi”. Vi si accede dai portici, datati 1524, che danno sulla “Piàssa” e che fanno da anticamera alla libreria e all’adiacente tabaccheria Petteni.
Abbiamo incontrato Roberto Squinzi, libraio e gestore della libreria intitolata ad Alessia, sua moglie, che pure gestisce un’omonima libreria in quel di Fiorano al Serio.
Siete entrati nei locali di uno storico bar, il più antico di Albino.
«Ci piaceva anche questo connubio, il senso di storia che poi sta nelle pagine di una libreria, che appartiene ai libri. E ci piaceva l’idea di stare nel centro storico di Albino, anche magari controtendenza a chi vorrebbe che tutti i negozi stiano in una zona più periferica o in un centro commerciale. Il fatto di essere in un centro storico è davvero bello, emozionante. Abbiamo coniato un po’ questo slogan, “Alessia libreria, nel cuore del paese”, perché ci piace molto pensare di essere, come edificio, proprio fisicamente nel cuore del paese vecchio, del borgo, ma anche inteso come nel cuore proprio della comunità degli albinesi con la speranza di entrare nel cuore delle persone. Un segno l’abbiamo avuto in questi primi giorni di apertura dove davvero tantissime persone sono entrate anche ringraziandoci per la rivalorizzazione di un ambiente come questo, riqualificandolo con una libreria… e questo è stato davvero bello da sentire, da intuire».
Come avete utilizzato gli ambienti?
«La libreria è costituita da due spazi distinti. Al piano strada c’è (…)