All'Einaudi

Il bel messaggio e l’insegnamento di Esther Omam a Dalmine: la pace si coltiva dal proprio giardino

Martedì 7 ottobre l’attivista camerunense ha incontrato 250 studenti, tra storie di resilienza e un ponte ideale verso i giovani in Africa

Il bel messaggio e l’insegnamento di Esther Omam a Dalmine: la pace si coltiva dal proprio giardino

«C’è un giardino che ognuno di noi deve curare. È da lì, dal proprio pezzetto di mondo, che nasce la pace. Non è un’idea astratta, ma qualcosa che si costruisce giorno per giorno, ascoltando, riconoscendo un bisogno, facendo un gesto concreto, anche se modesto. Cambiando il proprio modo di pensare nei confronti degli altri». Con questo messaggio Esther Omam, attivista camerunense per i diritti umani, ha trasformato un’aula dell’Istituto Einaudi di Dalmine in un forum globale sulla pace.

Martedì 7 ottobre, di fronte a 250 studenti delle classi quarte e quinte, la pacifista di fama internazionale ha dipinto un quadro che è andato ben oltre la teoria, radicato nella terra cruda del conflitto e nella resilienza umana. L’incontro, intenso e partecipato, è stato un viaggio dal cortile di casa alle stanze del potere dell’Onu, tutto all’insegna di una verità: la responsabilità personale è il primo mattone per un mondo più giusto.

Esther Omam all’Einaudi di Damine

Esther Omam non è un’attivista da palcoscenici lontani. La sua autorità nasce da una vita spesa nell’ombra. Nata a Douala e cresciuta in contesti di povertà, è stata costretta a lasciare la scuola giovanissima, sviluppando però fin da allora, in seno alla sua famiglia, quelle doti di mediatrice naturale che l’avrebbero poi resa una leader rispettata. Questa esperienza di vita l’ha portata, insieme a un gruppo di medici, specialisti e operatori sociali, a fondare “Reach out Cameroon”. Nata come iniziativa locale nel 1996 e riconosciuta legalmente nel 2000, l’organizzazione aveva un obiettivo iniziale preciso: affrontare la terribile epidemia di Hiv nella regione di Fako.

Esther Omam all’Einaudi di Dalmine

Nel 2016, l’esplosione del conflitto nelle regioni anglofone del Camerun ha rappresentato una svolta. Così Reach out Cameroon ha ampliato il suo mandato, trasformandosi in un’ancora di salvezza per migliaia di persone. Esther ha raccontato agli studenti come l’organizzazione sia intervenuta con programmi di assistenza umanitaria, protezione, salute, nutrizione e supporto psicosociale.

Ma il suo colpo di genio è stato capire che, per costruire una pace duratura, era essenziale dare voce a chi spesso non ne ha. Ha così promosso la creazione di (…)

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