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La fatica del crescere: a Mozzo apre lo sportello di ascolto, che si rivolge a famiglie e adolescenti

Con la psicologa Silvia Dierico. L’obiettivo è creare uno spazio di incontro, rompendo l’isolamento. Si potrà accedere tramite prenotazione oppure con un’apposita cassetta rossa

La fatica del crescere: a Mozzo apre lo sportello di ascolto, che si rivolge a famiglie e adolescenti

Le difficoltà educative non bussano alla porta con preavviso. Arrivano spesso in silenzio, tra i corridoi di una scuola, nelle stanze di una casa la sera, negli sguardi preoccupati di un genitore o nelle parole non dette di un ragazzo. Oggi, più che mai, crescere ed educare significa muoversi tra strade incerte: da una parte il bisogno dei bambini e degli adolescenti di trovare la propria identità, dall’altra genitori, insegnanti ed educatori chiamati a fare da bussola in un tempo frenetico e pieno di nuove complessità.

È in questo contesto che a Mozzo nasce lo sportello di ascolto “Mozzo ascoltami”, un progetto che non si limita a offrire un servizio, ma che sceglie di prendersi cura della comunità partendo dall’ascolto. Perché ascoltare, oggi, significa riconoscere, accogliere e creare legami.

La vita quotidiana delle famiglie non è semplice: il lavoro che lascia poco spazio alla presenza in casa, la gestione dei compiti scolastici, le prime crisi adolescenziali, i conflitti tra fratelli, le difficoltà a parlare di emozioni. Molti genitori raccontano di sentirsi soli, smarriti, quasi inadeguati di fronte a figli che crescono troppo in fretta e che si confrontano con un mondo dove i social amplificano fragilità e pressioni.

Gli insegnanti, da parte loro, vivono ogni giorno la fatica di riconoscere segnali di disagio in classe: silenzi, cali di rendimento, comportamenti oppositivi che spesso sono richieste di aiuto mascherate. E anche gli educatori e i volontari si trovano davanti a domande che non hanno risposte immediate.

Il rischio è che ognuno rimanga chiuso nel proprio ruolo, senza punti di contatto. Lo sportello di ascolto nasce proprio per rompere questo isolamento: creare uno spazio di incontro, di dialogo e di rete.

“Mozzo ascoltami”, condotto dalla dott.ssa Silvia Dierico, psicologa del Consultorio familiare Priula della cooperativa In Cammino, è prima di tutto un luogo sicuro. Qui non si fanno diagnosi, non ci sono etichette, non c’è il timore di sentirsi inadeguati. C’è piuttosto la possibilità di raccontare la propria fatica e di ricevere ascolto attento, orientamento e sostegno.

È uno spazio che ha come finalità la prevenzione: intercettare i disagi quando sono ancora piccoli (…)

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