«Noi ragazzi del Ccr siamo qui oggi per aderire alla mozione del Comune che ripudia le guerre». Con queste parole, i dieci giovani rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi di Osio Sopra hanno aperto la serata informativa promossa martedì 7 ottobre dall’amministrazione comunale. Un incontro pensato per parlare di pace, di conflitti e di responsabilità, con gli interventi di Massimo Malara e Marco Carissimi, volontari di Emergency.
Sul palco, i ragazzi hanno portato la voce dell’intero Istituto Comprensivo di Osio Sopra, che nei giorni precedenti aveva riflettuto in classe sulle cause e sulle conseguenze delle guerre. «Abbiamo capito che la pace è l’unica soluzione e che le guerre non dovrebbero mai scoppiare – hanno spiegato i giovani portavoce -. La guerra è distruzione, sofferenza, vite spezzate. Non importa chi vinca: alla fine tutti perdono qualcosa di essenziale, come la serenità e la vita stessa».
Nelle loro parole, la consapevolezza che la pace non è un concetto astratto, ma un impegno quotidiano. «È come prendere un foglio e stropicciarlo: anche se lo lisciamo, non tornerà mai come prima», hanno detto con una metafora semplice ma potente. Un pensiero che ha colpito i presenti, come anche la loro riflessione sull’ipocrisia della politica internazionale: «Molti Paesi oggi in guerra hanno firmato l’Agenda 2030, promettendo di combattere fame e povertà. Ma come si può firmare per la pace e, nello stesso tempo, alimentare distruzione e carestie?».
A coronare il momento, la presentazione dei cartelloni realizzati da tutte le otto classi della scuola secondaria, frutto del lavoro di 160 studenti: una grande bandiera della pace composta da tante piccole bandiere con poesie di Gianni Rodari e Giuseppe Bordi, colombe di carta e piccole barche colorate.
«La barca – hanno spiegato i ragazzi – ricorda ciò che sta avvenendo in questi giorni e rappresenta l’idea che in mare, come nella vita, non ci si salva da soli. Solo aiutandosi l’un l’altro si può interrompere la spirale della guerra».
A guidare i giovani in questo percorso è stata la professoressa Elena Zoppetti, docente di Tecnologia ed Educazione civica (…)