Per ogni biglietto venduto durante il mese di marzo, il Museo di scienze naturali Caffi, l’Accademia Carrara, la GAMeC, il Museo delle storie di Bergamo, il Sistema bibliotecario urbano e la Biblioteca civica Angelo Mai devolveranno 1 euro alle raccolte fondi attivate a Bergamo per aiutare la popolazione ucraina.
Dopo il presidio di sabato scorso in piazzale Marconi e la lettera inviata dal sindaco Giorgio Gori al console generale della Russia a Milano, nei giorni scorsi il ministro della Cultura Dario Franceschini aveva rivolto l’invito a musei, biblioteche, archivi e istituti culturali a partecipare alla campagna digitale “La cultura unisce il mondo”. Un appello raccolto dall’assessore Nadia Ghisalberti, che si è fatta portavoce tra le istituzioni cittadine.
«Ho ritenuto doveroso promuovere quest’iniziativa consapevole di quanto Bergamo sia capace di esprimere in termini di solidarietà, e del ruolo fondamentale della cultura nella mobilitazione corale delle coscienze contro la guerra e per la pace – commenta Nadia Ghisalberti -. Ne è prova la forza, anche mediatica, di alcune prese di posizione molto significative che hanno avuto una grande risonanza in questi giorni: penso alla direttrice del Centro culturale e teatrale statale di Mosca, Elena Kovalskaya, e al direttore del corpo di ballo del Teatro Stanislavski, Laurent Hilarie, che hanno dato al mondo una forte testimonianza di dissidenza a cui non possiamo che dare il nostro convinto sostegno».