Ipotesi al vaglio

Tamponi ogni settimana per rientrare in classe: così riaprirà la scuola

Rientro previsto per mercoledì 7 aprile 2021, dopo le vacanze di Pasqua per i bambini fino alla prima media, zone rosse comprese.

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Sulla necessità di riaprire il prima possibile le scuole la maggioranza del Governo Draghi appare coesa. L'opzione - largamente condivisa - si sta orientando per un rientro previsto per mercoledì 7 aprile 2021, dopo le vacanze di Pasqua.

A tornare in classe dovrebbero essere i bambini fino alla prima media, zone rosse comprese.

Urge però mettere in piedi un sistema di monitoraggio sicuro e costante che consenta di tenere sotto controllo eventuali focolai. L'idea è di avvalersi di tamponi rapidi, eseguiti il primo giorno e poi ripetuti ogni settimana, prima dell'ingresso.

In caso di positività si procederà con un test molecolare a tutta la classe così da intercettare subito possibili focolai e creare delle "bolle" Covid-free nelle scuole.

Possibile rientro a scuola dopo Pasqua

Tamponi per tutti gli studenti il primo giorno di lezione in presenza, da ripetere ogni settimana. E' lo scenario possibile in vista della riapertura delle scuole ma non la condizione indispensabile per ripartire con le attività in presenza.

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha spiegato:

"Immediatamente dopo Pasqua si potrà riaprire la scuola così si potrà tornare anche ai sistemi delle colorazioni delle regioni. E' chiaro che andranno controllati i parametri. Però, secondo me anche in zona rossa, fino alla media, le scuole possono rimanere aperte."

Incognita per le superiori

Questa potrebbe essere la modalità per rientrare, dal 7 aprile, anche nelle zone rosse. La riapertura dopo le festività dovrebbe comunque riguardare, rispetto alle attività generali, solo le scuole: in fascia arancione si dovrebbe tornare al 50 per cento in classe.

Le lezioni in presenza, anche in fascia rossa, sono previste per le scuole materne, le elementari e la prima media.

Il rientro parziale avverrà, appunto, nelle regioni che torneranno o manterranno almeno il colore arancione.

Ancora tutte da discutere invece le ipotesi per ripristinare almeno una percentuale di didattica in presenza per le superiori.

Sia il premier Mario Draghi che il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi infatti restano netti e sottolineano la necessità di riaprire le scuole nonostante i ritardi della campagna vaccinale.

Sul tema il presidente del Consiglio si è espresso chiaramente due giorni fa, durante il suo intervento in Senato:

"Se la situazione epidemiologica lo permette cominceremo a riaprire la scuola in primis, con le primarie e l’infanzia anche nelle zone rosse, allo scadere delle attuali restrizioni, speriamo subito dopo Pasqua”.

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