«Me se ‘nsògne amò de nòcc»

10 frasi orobiche sulla maturità

10 frasi orobiche sulla maturità

Ultimo scoglio prima delle vacanze estive, gli esami di maturità ogni anno gettano nello sconforto gli studenti e le loro famiglie. La prima prova di ieri è solo l’inizio di un’odissea che per qualcuno terminerà a luglio inoltrato. Tra memorie del passato e incubi del presente, i maturandi affrontano quella che nella realtà è solo la prima di una serie di prove. Ma non diciamolo. Il traguardo più importante è sempre e solo il prossimo.

 

1) Ghe öl mia la scöla

Frase criptica a prima vista, ma che va analizzata nel contesto della nostra laconicità, Il senso è che la vera maturità non è quello che si acquisisce tra i banchi di scuola. La nostra, è più una formazione da cantiere. [Trad. Non serve la scuola]

 

 

2) Me se ‘nsògne amò de nòcc

C’è chi non dimentica mai le ore di tensione, l’ansia divorante, le innumerevoli ipotesi su materie e argomenti, anche quando i libri sono solo uno sbiadito ricordo. La buona notizia è che dopo il peggior incubo c’è sempre il risveglio. [Trad. Me li sogno ancora di notte]

 

 

3) La àl piö negót

Ogni generazione racconta alla precedente di avere superato prove molto più difficili e complesse, insinuando una propria superiore preparazione. Ci sarebbe da crederci, se non fosse che la storia va avanti così dal 1913, la data di nascita degli esami di maturità. [Trad. Non vale più niente]

 

 

4) Bisògna tègness sö col maià

C’è sempre la mamma o la nonna premurosa che pensa a una relazione diretta tra l’attività delle mandibole e quella del cervello. Ingozzando i maturandi al punto di indurli all’abbiocco. [Trad. Bisogna tenersi su con il cibo]

 

 

5) I esàm i è töcc i dé

Severa e saggia affermazione che sposta ancora una volta nel campo dell’esistenza reale la verità del giudizio. Va detto che non è consigliabile usare questa espressione in questi giorni con chi affronta la maturità, pena una reazione quasi sempre sopra le righe. [Trad. Gli esami sono tutti i giorni]

 

 

6) Tanto i passa töcc

Affermazione che tende a svilire lo sforzo di chi passa ore sui libri o su altri più moderni strumenti didattici, tende a suscitare in chi studia pensieri poco educativi nei confronti di chi l’ha pronunciata. [Trad. Tanto passano tutti]

 

 

7) I è mia marücc istèss

Fosse per qualcuno di noi, la maggiore età dovrebbe arrivare intorno ai quarant’anni, e la maturità definitiva assegnata d’ufficio solo al compimento del settantesimo anno. Il nostro, non è proprio un Paese per giovani. [Trad. Non sono maturi lo stesso]

 

 

8) St’an i parlerà della Costitüssiù

Il toto esame si è già da tempo scatenato col passaparola e online. La ricerca spasmodica del suggerimento giusto sembra affine a quella degli scommettitori, simile anche nel risultato. [Trad. Quest’anno parleranno della Costituzione]

 

 

9) Ol mé s-cèt a l’dórma piö

Le mamme orobiche, così premurose quando sono premurose, sono le più convinte paladine della salute dei propri pargoli, e lo esprimono con infinita delicatezza. Atteggiamento che non appare così chiaramente quando sono intente alla quotidiana attività educativa. [Trad. Mio figlio non dorme più]

 

 

10) Ó fàcc dóma chi dèla quinta

Orgogliosa rivendicazione di chi, passata la quinta elementare, ha chinato la schiena non più sui libri ma sui campi. E si è laureato a quella che oggi Facebook chiama “università della vita”. [Trad. Ho fatto solo quelli della quinta]