di Fabio Gualandris
È già visitabile il presepe dei Frati Cappuccini di Albino, realizzato da un maestro presepista appositamente per la chiesa di San Francesco per offrire ai visitatori un’esperienza di pace e raccoglimento, perfettamente in armonia con lo spirito giubilare.
Un’opera curata con grande attenzione ai dettagli artistici e simbolici, che si inserisce nel solco della più autentica tradizione francescana, rappresentata per la prima volta a Greccio nel 1223 grazie all’intuizione di San Francesco d’Assisi: un gesto semplice e rivoluzionario volto a rendere tangibile il mistero dell’Incarnazione e a permettere a tutti di “vedere con gli occhi del corpo” l’umiltà del Dio fatto bambino.
Abbiamo incontrato padre Giansandro Cornolti dei Cappuccini di Albino e l’autore del presepio. «Quest’oggi vorrei introdurre una cosa bellissima, il nostro presepe – spiega fra Giansandro -. Lo ha realizzato un amico nonché terziario francescano e artista, Erio Proverbio, conosciuto ai tempi del convento di Cerro Maggiore dove sono stato sette anni, nel quale per diversi anni ha realizzato presepi, uno più bello dell’altro. Abbiamo voluto in questo anno particolare del Giubileo, invitarlo per celebrare, possiamo dire proprio così, nella nostra chiesa un presepe particolare per fare memoria di quella che è l’esperienza del Giubileo 2025».
Chiediamo all’artista, l’origine della sua passione per il presepio. «Gli studi artistici degli anni giovanili mi sono tornati utili quando, all’inizio degli anni ‘90, i Frati di Cerro Maggiore mi chiesero di collaborare all’esecuzione del presepe. All’inizio si trattava di una collaborazione pittorica perché il frate che lo allestiva non aveva particolare predisposizione per la pittura; poi nacque un’amicizia con padre Giacomo da Salò che mi chiese di preparare una sorta di progetto per l’anno successivo. Ecco, da questi incontri e dallo spirito fraterno che si era creato, avviai proprio un’attività di presepista, all’inizio limitata al periodo natalizio, poi in modo più intenso, approfondendo la conoscenza delle tecniche di costruzione».
Ci parli del presepe di quest’anno.
«Durante le feste natalizie del 2024 mi interpellò fra Giansandro, chiedendomi se ero disponibile per il 2025 a realizzare il presepe di Albino. Mi davano completa libertà di progetto, condizionato solo dal fare riferimento al Giubileo».
Ce lo racconti.
«Come boccascena ho riprodotto la basilica di San Pietro, alla cui base (…)