La curiosità

I luoghi del film “La Poliziotta” con Pozzetto e Melato e le scene girate a Bergamo e provincia

Le pellicola del 1974 aveva tra i protagonisti anche Umberto Smaila. Compaiono anche zone di Capriate e il ponte tra Calusco e Paderno

I luoghi del film “La Poliziotta” con Pozzetto e Melato e le scene girate a Bergamo e provincia

Una cittadina un po’ caricaturale del Nord Italia, un biscottificio che inquina il fiume, un’amministrazione comunale corrotta e una donna che, dopo essere diventata vigile urbano, è pronta a raddrizzare i torti e castigarli tutti.

Qualcuno di sicuro (forse non la Generazione Z…) si ricorderà del film La poliziotta, commedia italiana del 1974 girata dal regista Steno (Stefano Vanzina). Non tutti, però, sanno che diverse delle scene furono girate a Bergamo città, ma anche in alcune zone della provincia o ai confini con il nostro territorio.

Una commedia a Bergamo

In alcune sequenze è davvero difficile non riconoscere alcuni dei luoghi più famosi del capoluogo orobico. Le varie location sono illustrate nel dettaglio, in un pezzo di Massimo Svanoni, sul sito IlDavinotti.com, che descrive molto bene le ambientazioni di casa nostra, fatte notare alla redazione da un cittadino bergamasco.

La pellicola, che fece vincere a Mariangela Melato il David di Donatello, racconta di Gianna, una segretaria dell’immaginario paese di Ravedrate, che ispirata dalla visione di uno spettacolo teatrale su Giovanna d’Arco e un concorso per vigili, diventa un membro della polizia locale. Cominciano però gli scontri con i politici e i potenti locali, con tanto di multe al figlio del sindaco (un giovinastro interpretato da Umberto Smaila), che si alternano con i litigi e le incomprensioni con il fidanzato (Renato Pozzetto).

Le scene girate in città

Ma a parte la trama, ciò che ci interessa sono proprio i luoghi orobici, e allora come non collegare la piazza di Ravedrate con l’inconfondibile Piazza Vecchia? Su uno degli antichi edifici è apposta l’insegna del Teatro Adelaide Brembani (la Brembani è la famosa ditta di biscotti del paese, in realtà la centrale di Cornate d’Adda). In un’altra scena, il pretore Patanè (Orazio Orlando) parcheggia in divieto di sosta e si becca una multa da Gianna, che nel frattempo ha cambiato il suo nome in Giovanna (l’ispirazione è chiara).

Il veglione di Carnevale ha come location il Balzer sul Sentierone e l’ingresso al locale nel film è da Piazzetta Piave. La casa della vigilessa si trova in via Longuelo e in quell’abitazione furono girate anche le scene degli interni. L’inseguimento del fidanzato Claudio avviene in Città Alta, dove rimane bloccato davanti a un cancello in Piazza della Cittadella.

La stazione di Ravedrate è in realtà quella di Bergamo, il Comando dei vigili si trova ancora in Piazza Vecchia. La sequenza in cui il figlio del sindaco, cioè Smaila, parcheggia davanti all’ospedale e blocca l’ingresso a un’ambulanza, venendo multato dalla protagonista, è stata girata in via Statuto. Tant’è che sono riconoscibili le insegne del Gino’s bar e del bar Juba.

In realtà, sembra che il regista abbia davvero attinto, a larghe braccia, per l’ambientazione dalla nostra città: prova ne sono anche il problematico incontro amoroso in via Tre Armi, il negozio di scarpe di Claudio in Largo Rezzara, oppure quando la vigilessa aiuta ad attraversare dei bambini in Largo Colle aperto. Ci sono però anche Piazzetta San Marco, dove si affaccia la casa del pretore, mentre la casa degli immigrati meridionali si trova sotto il viadotto di Boccaleone.

Le soprese non finiscono di certo qui: la camporella sul fiume è indubbiamente ripresa dalle parti di Trezzo d’Adda, la gita in barca sul fiume ha come sfondo Capriate, mentre il ristorantino sul fiume è il Ristorante Toscano vicino al ponte di Paderno, al confine con l’Isola bergamasca e Calusco.