Una bottega accogliente

La Baita in via Borgo Canale L’artigianalità per vestire la casa

La Baita in via Borgo Canale L’artigianalità per vestire la casa

la baita bergamo fotografo devid rotasperti (30)

 

Se volete un’opinione interessante per l’arredamento tessile della casa, lei è la persona che fa per voi. Nadia Rossini, infatti, è conosciuta per il suo buongusto e la capacità di vestire un ambiente che le viene semplicemente raccontato. Spirito pieno di colore e creatività, sorriso allegro e la determinazione necessaria per portare avanti un’attività in proprio, Nadia è la titolare di un piccolo negozio in via Borgo Canale 6/b, che dalla vetrina guarda curioso i passanti. Si chiama La Baita, e in effetti ricorda una piccola casa di montagna, per l’intimità degli spazi e gli arredi in legno.

Donna energica e grintosa, che ama la ricerca e le cose belle, l’artigiana è circondata da complementi per la casa di fine manifattura: eleganti tovaglie con bordi ricamati, tende in puro lino decorate con nodi antichi intrecciati a mano da dita piene di rughe e d’esperienza, salviette in puro cotone con decorazioni sartoriali che andrebbero tramandate di generazione in generazione per bellezza e finezza estetica. Nadia li vende perché lei stessa ne è innamorata. La sua infatti è una passione, che affonda le radici nel desiderio di circondarsi di cose belle. I tessuti hanno una storia, una trama che può disegnare farfalle colorate e bianchi riquadri. Arredano la casa, danno un’anima alle cose, raccontano una sartorialità tutta italiana. «Ho i tessuti di aziende umbre e molti dei miei ricami arrivano dal Salento – racconta Nadia Rossini – dove ancora resistono piccole realtà artigianali. Sono famiglie spesso, a decorare interi metri di tessuto, per creare piccole opere d’arte ricamate interamente a mano. Il risultato è il piacere del bello, l’appagamento pieno di vista e tatto».

Tutto è nato da una ricerca, nata quasi per caso. Nadia infatti accompagnava il figlio a Perugia, perché frequentasse il liceo, e poi approfittava per girare le colline umbre, alla ricerca di qualche novità. Un’azienda manifatturiera, due, tre. L’artigiana riscopre il piacere del dettaglio, della sartorialità, del su misura. Parla con i titolari della Pardi, stabilisce i contatti, tesse i fili di una rete che le permette oggi di offrire prodotti selezionati, con ricami ad hoc. A questo, unisce la sua passione per la maglia, con cui lavora golfini, maglioni, sciarpe e altri accessori unici, perché realizzati interamente a mano.

Nadia sa bene che non c’è nulla al mondo come l’artigianato italiano, che difende a denti stretti, perché conosce la necessità estetica che alberga in ognuno di noi. Per questo accosta i colori, trova nuove soluzioni, propone ciò che può dare un tocco in più. Punto sabbia, punto mimosa, punto operato originale, grana di riso doppia, punto nocciolina… Ogni giorno lavora con ago e filo, oppure a maglia, trasportata dalla passione e dall’entusiasmo, personalizzando perfino dei tovaglioli con eleganti monogrammi. «Ho anche un’amica nel Salento che fa tessiture e confeziona quello che il cliente desidera – conclude l’artigiana -. Per lei lavorano anziane signore che realizzano pizzi and co. con gli uncinetti, da poter applicare a tovaglie, tende e spugne». Preziosismi, che sono un vero inno del più puro Made in Italy!