Agricoltura in loco

Tropico dei Colli, ovvero coltivare frutti esotici in terra orobica

Tropico dei Colli, ovvero coltivare frutti esotici in terra orobica

Giulia Serafini ha 26 anni, ha studiato agraria a Bologna e a Milano. I suoi nonni sono stati tra i primi ad avere un banco di frutti esotici al Mercato Ortofrutticolo di Bergamo. Mirko Roberti ha 24 anni e si è appena laureato in architettura ambientale e da sempre sperimenta nuove coltivazioni. Da una passione comune hanno cominciato due anni fa un progetto ambizioso: coltivare frutti sconosciuti tra le Orobie e la pianura, più precisamente nell’Azienda Tropico dei Colli, gettando per altro le basi per creare, in futuro, una rete di produzione che coinvolga più aziende.

 

 

La filosofia dei giovani coltivatori esotici è molto semplice: da una parte creare una produzione estremamente naturale, quasi oltre il biologico, che limiti l’intervento esterno al minimo possibile, dall’altra mostrare (per ora solo a Bergamo) alcuni frutti dai nomi mai sentiti e dai sapori sconosciuti. La coltivazione in loco permette di ottenere dei prodotti più freschi, che non devono sopportare viaggi transoceanici e lunghi periodi di stoccaggio, quindi anche più nutrienti e, da non sottovalutare, controllati e garantiti.

Ma non pensate subito a una distesa di palme sulle rive del Brembo, gli alberi da frutto sono stati accuratamente selezionati tra quelli che crescono in zone climatiche simili alle nostre. Per ora sono tre: il Kiwi Arguta, che è una sorta di kiwi siberiano rosso molto dolce e che, non avendo peluria, si mangia tutto intero senza sbucciarlo; l’Asimina, originario della parte orientale del Nord America (zona dei Gradi Laghi), che arriva a pesare anche mezzo chilo ed è caratterizzato da una polpa gialla cremosa dal gusto tropicale che si mangia con il cucchiaino (ricorda vagamente il mango e la banana); e per ultimo il Feijoa dal Sud America, un frutto molto profumato che ricorda sentori agrumati del lime e una polpa fresca e dissetante. Tra pochissimo, in autunno, ci sarà il primo raccolto ufficiale e allora avremo la possibilità di scoprire e qualche nuovo gusto.