Esiste, su Facebook, un luogo virtuale su Ponte San Pietro dove il tempo non scorre in linea retta, ma si intreccia, fondendo passato e presente.
Qui una sola cartolina ingiallita di piazza Vittorio Veneto, con le sue auto d’epoca, può scatenare un coro di ricordi precisi e commossi, mentre la foto di una piena del Brembo di ieri riesce a dialogare senza soluzione di continuità con uno scatto del fiume di oggi, ugualmente maestoso. Questo spazio tanto amato dai cittadini si chiama “Ponte di una volta” e il 28 novembre ha compiuto dieci anni.
Ad amministrare questo scrigno di memorie è Roberto Scudeletti, 50 anni, ingegnere e insegnante di Fisica con una vocazione per la storia locale. La sua dedizione si è concretizzata in diverse pubblicazioni: nel 2022 ha dato alle stampe Saluti da Ponte San Pietro con Vincenzo Mazzoleni, seguito da tre volumi realizzati in collaborazione con l’Archivio storico dell’immagine.
A breve ne uscirà uno nuovo, dedicato a Locate, che sarà presentato il 13 dicembre alle 18.30 all’oratorio Giovanni Paolo II. Nel 2024 ha costruito una riproduzione del campanile di Ponte in scala, alta quanto un uomo e composta da oltre 20 mila mattoncini, oggi custodita in una teca in Comune.

La passione di Roberto per la memoria del passato è cominciata una ventina di anni fa, in seguito a un fortuito incontro in biblioteca con Gianni Cardani durante un open day. Mostrandogli un album di cartoline d’epoca, lo studioso ha acceso in lui la scintilla. Da quel giorno, Scudeletti ha deciso di dedicarsi alla collezione e alla divulgazione della memoria visiva di Ponte San Pietro.
Così, nel luglio 2009 è nato il sito www.ceraunavoltapontesanpietro.com, un museo virtuale in cui ha iniziato a esporre la sua collezione, divisa per categorie. Poi, quasi in sordina, è arrivato l’utente Facebook che, per limiti tecnici legati al numero massimo di 3 mila amicizie, si è presto trasformato in una pagina pubblica. Era il 28 novembre 2015.
«Oggi siamo in 4.060, ma la cifra cambia costantemente», osserva Roberto (…)